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15 Aprile 2021 - 09:53
Stava pulendo la sua pistola quando un colpo, partito accidentalmente, ha raggiunto e ucciso la cognata che era in casa con lui.
La tragedia
Una guardia giurata di 62 anni ha sparato due colpi di pistola e ha ucciso la cognata di 42 anni.
E' successo ieri pomeriggio a Gallicano del Lazio.
L'uomo, una guardia giurata di 53 anni, era nell'abitazione in via Prenestina Antica quando con l'arma di ordinanza ha esploso accidentalmente due colpi, uno dei quali ha colpito e ucciso la cognata 42enne morta sul colpo.
Sul posto per i rilievi i carabinieri del Nucleo Investigativo di Frascati impegnati nelle indagini, la salma è stata portata a Tor Vergata per l'autopsia.
La dinamica
L'uomo ha raccontato ai carabinieri di Palestrina e a quelli del nucleo investigativo di Frascati, di aver ricevuto la visita della donna che abita a San Cesareo, mentre stava maneggiando la sua pistola di ordinanza. I due colpi, ha sostenuto, sarebbero partiti accidentalmente.
La vittima
La donna è morta quasi immediatamente a seguito del colpo.
Sul racconto i militari stanno indagando per determinare anche i contorni della vicenda: chi ha lanciato l'allarme, era presente oltre ai due e quanto tempo prima dell'arrivo dei soccorsi e' avvenuto il fatto oltre, ovviamente, sui rapporti tra la vittima e la guardia giurata.
Tragedia simile sventata in Sicilia
Come raccontato dal portale Agrigento Oggi, un uomo avrebbe puntato la pistola alla nuca della cognata, e nel tentativo della donna di abbassargli la mano, all’improvviso è partito un colpo. Per fortuna senza raggiungere i presenti.
La donna è rimasta comunque ferita, in quanto nel corso della colluttazione, l’uomo l’ha colpita con il calcio di pistola alla testa.
Il fatto è accaduto nei giorni scorsi, in uno stabile del centro di Canicattì.
A distanza di giorni, la Procura di Agrigento, al termine di minuziose investigazioni, ha iscritto sul registro degli indagati un pensionato, poco più che sessantenne, di Canicattì, per le ipotesi di reato di minaccia aggravata, possesso e porto abusivo di arma da fuoco, detenzione illegale di munizioni, e lesioni personali.
La vittima, una cinquantenne anche lei canicattinese, quel giorno era finita in ospedale, dove i medici le hanno curato la ferita al capo.
A chiarire il tutto la polizia di Stato di Canicattì.
Pare che tra i cognati, da tempo, gli alterchi sarebbero stati continui per questioni familiari.
L'arma non è stata trovata. Recuperati soltanto alcune decine di munizioni di diversi calibri.
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