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16 Aprile 2021 - 07:00
Quattro giovanissime prostitute napoletane pizzicate in un centro di piazza Garibaldi, denunciata la titolare
NAPOLI. “Massaggi tantra, anche a quattro mani”. E poi: “armonia e sensualità fino allo stato puro del piacere”. Senza contare l’“ambiente climatizzato”, la promessa di un “rilassamento completo del corpo” e soprattutto il “profumo della nostra pelle vellutata e molto soda”.
Ma i clienti del centro di piazza Garibaldi pubblicizzato sul web con annunci che cambiavano ogni giorno sapevano, varcando la soglia dei locali dall’altro ieri sera sotto sequestro, a cosa andavano incontro e soprattutto erano ben consapevoli di cosa cercassero: ragazze giovani per prestazioni sessuali a pagamento. Prostituzione ai tempi del Covid, più discreta e accompagnata da misure di sicurezza quali mascherine, guanti e gli immancabili profilattici. Il giro di clienti era diventato così vasto che difficilmente poteva sfuggire ai carabinieri, insuperabili nella penetrazione nei micro territori.
È cominciata l’indagine, prima con servizi di osservazione e poi con il blitz culminato nella denuncia a piede libero della titolare del centro di messaggi.
Dopo le segnalazioni anonime di alcuni cittadini e il movimento sospetto notato nei pressi di un edificio di piazza Garibaldi, sia di giorno che di sera tardi a dimostrazione che non poteva trattarsi di uffici o studi professionali, è scattata l’operazione. All’interno, impegnate nel coccolare e rilassare i clienti, c’erano quattro donne tra i 20 e i 24 anni, tutte di Napoli e provincia. Circostanza che rappresenta un’anomalia nel pur vasto e variegato panorama della prostituzione all’ombra del Vesuvio.
Generalmente a ricevere maschi desiderosi di nuove esperienze sono ragazze straniere.
Dunque, i carabinieri hanno scoperto il centro massaggi, abusivo e dal nome esotico,grazie alla segnalazione di un gruppo di cittadini e ad accertamenti partiti autonomamente in seguito a movimenti sospetti in zona. Sul web gli annunci per pubblicizzare le offerte lasciavano poco all’immaginazione. Le foto di ragazze seminude e in pose provocanti, pubblicate su una bacheca pubblica raggiungibile facilmente dagli internauti, invitavano la clientela ad approfittare di attimi di “relax & wellness”, in un ambiente "riservato e pulito”, "sanificato e climatizzato"
. Un catalogo in piena regola in cui erano riportati anche foto e nomi delle impiegate, definite così. Sono stati i carabinieri della stazione Borgoloreto a ispezionare i locali, scoprendo camere complete di lettini, tende oscuranti, tappeti, ma anche creme cosmetiche e oli. All’interno l’altro ieri sera c’erano le quattro avvenenti, la più piccola di 20 e la più grande di 24 anni, tutte napoletane: si sono dichiarate massaggiatrici ma nonostante ciò i militari hanno contestato loro una sanzione-covid.
entre la titolare del centro, una 50enne incensurata di Casoria, è stata denunciata per favoreggiamento della prostituzione.
All’appartamento ovviamente i militari dell’Arma hanno apposto i sigilli. La prostituzione a Napoli nelle case chiuse è un fenomeno storicamente diffuso, ma diminuito con la pandemia. Evidentemente con il passare del tempo la paura di contagi sta iniziando a scemare e il blitz dell’altra sera lo dimostrerebbe.
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