Cerca

Fabrizio Corona si taglia le braccia, il volto coperto di sangue: il video choc su Instagram

Fabrizio Corona si taglia le braccia, il volto coperto di sangue: il video choc su Instagram

Ancora una volta Fabrizio Corona  torna a far parlare della sua vicenda.

L'uomo è  nuovamente  vittima di autolesionismo dopo essere tornato agli arresti domiciliari. 

Nelle ultime stories di Intagram si è mostrato ancora una volta con il volto ricoperto di sangue e una fascia attorno al braccio.

Il personale medico è corso a casa sua per soccorrerlo. «Ho perso molto sangue», dice l’ex re dei paparazzi.

«Adesso vado a curarmi, poi vado in carcere», spiega a qualcuno al telefono.

 

La vicenda

Fabrizio Corona è uscito dal carcere di Monza ed è tornato a casa, agli arresti domiciliari da pochi giorni.

Il Tribunale di Sorveglianza di Milano l’11 marzo scorso aveva revocato, per una serie di violazioni delle

prescrizioni, il differimento pena in detenzione domiciliare che era stato concesso nel dicembre 2019 a Corona per una patologia psichiatrica di cui soffre.

Decisione che era stata duramente contestata sia dall’ex agente fotografico, che si era ferito ad un braccio, aveva rotto il vetro di un’ambulanza ed era finito in ospedale in psichiatria per oltre 10 giorni, sia dalla sua difesa.

Ora l’ennesima puntata di

uno show che speriamo finisca al più presto.

 

 

Fabrizio Corona, post choc appena uscito dal carcere

Nello scatto postato da Fabrizio Corona su Instagram si vede l’ombra di un uomo impiccato, mentre nell’immagine successiva è riportata una parte del testo della lettera scritta da Fëdor Dostoevskij a suo fratello Mikhail il giorno in cui venne condannato a morte.

 

 

Il testo

Un testo in cui evidentemente Fabrizio Corona si rivede: "Mi hanno appena detto, fratello caro, che oggi o domani ci fanno partire - si legge sul social -  Ho chiesto di vederti. Mi hanno però detto che è impossibile; ti posso soltanto scrivere questa lettera, sbrigati anche tu a darmi un cenno di risposta. Temo che fossi in qualche modo a conoscenza della condanna (a morte). Dal finestrino della carrozza che ci portava sulla piazza d’armi Semënovskij ho visto una marea di gente può darsi che la notizia fosse giunta anche a te e che tu stessi in pena per me. Ora sarai più̀ sollevato. Fratello! Non mi sono scoraggiato né perso d’animo".

 

 I Social

"La vita è vita ovunque, la vita è dentro di noi, non al di fuori. Intorno a me ci saranno altri uomini, ed essere un uomo tra gli uomini e rimanerlo per sempre, qualunque disgrazia capiti, senza lamentarsi, non perdersi d’animo – ecco in che cosa consiste la vita, qual è il suo scopo. Me ne sono reso conto. Quest’idea si è fatta di carne e sangue. È la verità! Quella testa che creava, si nutriva della vita superiore dell’arte, che ha compreso e si è abituata alle nobili esigenze dello spirito, quella testa ormai si è staccata dalle mie spalle. Ne è rimasto il ricordo e le immagini create, ma rimaste ancora senza forma. Lasceranno cicatrici, è vero! Però in me è rimasto il cuore, e quella carne e quel sangue che ancora possono amare, soffrire, desiderare e ricordare, e in fondo anche questa è vita!”.

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su Il Roma

Caratteri rimanenti: 400

Logo Federazione Italiana Liberi Editori