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10 Dicembre 2016 - 15:19
Strage familiare, in centinaia alla fiaccolata a Frattaminore
FRATTAMINORE. Una distesa di scarpe rosse e di candele accese, il lancio di palloncini bianchi: è cominciata così la serata in ricordo delle 40enne, Catia Perotta e del piccolo Luigi, 3 anni, uccisi da Gennaro Iovinella, marito e padre delle vittime, poi sucida. Poi ha preso il via il corteo voluto dall’amministrazione. “La violenza è una mancanza di vocabolario”, “la violenza è l’ultimo rifugio degli incapaci”; “la luce della solidarietà vinca sull’ombra della paura”: sono le scritte sugli striscioni che hanno aperto il corteo. Presenti centinaia di giovani, in testa il sindaco Giuseppe Bencivenga e l’assessore alla cultura Antonella Lettera. Tutta l’amministrazione ha comunque aderito alla marcia. Anche la Chiesa ha partecipato con i parroci don Giorgio Iorio Del Prete e don Aldo D’Alessandro. Il corteo è partito dalla casa comunale in via Di Vittorio, per poi arrivare nell’area parcheggio della chiesa di San Maurizio, dove tutti si sono fermati a pregare insieme per Catia e per il piccolo Luigi.
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