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Nuovo decreto, stop alla movida: fino a luglio tutti a casa alle 22

Nuovo decreto, stop alla movida: fino a luglio tutti a casa alle 22

Una giornata tesissima. La più difficile da quando il Governo è in carica. E per la prima volta uno scontro in campo aperto tra Mario Draghi e Matteo Salvini.

Pomo della discordia, manco a dirlo, le riaperture. Ieri il Consiglio dei ministri ha varato il decreto riaperture, ma sul coprifuoco si è combattuta una vera e propria battaglia.

Draghi ha detto no allo spostamento del coprifuoco alle 23 come voleva Salvini e la Lega si è astenuta sul provvedimento.

Oltre al Carroccio, anche Forza Italia, Italia Viva e le Regioni chiedevano di prolungarlo di un’ora, in vista della riapertura, anche a cena, dei ristoranti all’aperto.

Il decreto, tra le altre cose, posticipa al 31 luglio lo stato di emergenza. Il limite delle 22 resterà invece almeno fino al primo giugno.

 

«SALVINI IRRESPONSABILE»

 Si tratta del primo, vero scontro nella maggioranza. Al punto che la riunione del Consiglio dei ministri ieri è iniziata in ritardo perché si è cercata a lungo una mediazione.

Ma alla fine Draghi ha tirato dritto. Riaprire ma con gradualità è il ragionamento che il premier aveva già fatto alla cabina di regia della settimana scorsa, quando si era deciso di aprire i ristoranti all’aperto anche a cena ma mantenendo, almeno per un primo periodo, il coprifuoco alle 22.  «Volevamo un provvedimento più coraggioso. Non votiamo per troppi divieti», certifica la sua sconfitta Salvini. Secca la reazione del M5S all’astensione leghista: «Spiace per l’atteggiamento della Lega. È stata messa in discussione l’unità delle nostre decisioni». Più duro il Pd: «L’atteggiamento di Salvini è irresponsabile».

 

IL DECRETO APPROVATO DAL CONSIGLIO DEI MINISTRI

Dunque da lunedì prossimo tornerà la zona gialla, che sarà anche “rinforzata” con le aperture serali di bar e ristoranti (ma solo all’aperto) e il riavvio di cinema e teatri, malgrado il coprifuoco.

GREEN PASS - "Dal 26 aprile 2021 sono consentiti gli spostamenti tra le Regioni diverse nelle zone bianca e gialla. Inoltre, alle persone munite della 'certificazione verde', sono consentiti gli spostamenti anche tra le Regioni e le Province autonome in zona arancione o zona rossa" si legge nella nota del Cdm diramata da Palazzo Chigi.

Il decreto varato dal Cdm infatti "prevede l’introduzione, sul territorio nazionale, delle cosiddette 'certificazioni verdi Covid-19', comprovanti lo stato di avvenuta vaccinazione contro il SARS-CoV-2 o la guarigione dall’infezione o l’effettuazione di un test molecolare o antigenico rapido con risultato negativo. Le certificazioni di vaccinazione e quelle di avvenuta guarigione avranno una validità di sei mesi, quella relativa al test risultato negativo sarà valida per 48 ore - si legge nella nota diffusa al termine del Consiglio dei ministri - Le certificazioni rilasciate negli Stati membri dell’Unione Europea sono riconosciute come equivalenti, così come quelle rilasciate in uno Stato terzo a seguito di una vaccinazione riconosciuta nell’Unione europea". "Le zone gialle tornano ad essere sottoposte alle misure per esse previste e a quelle introdotte dal presente decreto".

SPOSTAMENTI - "Dal 26 aprile al 15 giugno 2021, nella zona gialla, è consentito lo spostamento verso una sola abitazione privata abitata una volta al giorno, dalle 5 alle 22, a quattro persone oltre a quelle già conviventi nell’abitazione di destinazione. Le persone che si spostano potranno portare con sé i minorenni sui quali esercitino la responsabilità genitoriale e le persone con disabilità o non autosufficienti conviventi. Lo stesso spostamento, con uguali limiti orari e nel numero di persone, è consentito in zona arancione all’interno dello stesso comune. Non sono invece consentiti spostamenti verso altre abitazioni private abitate nella zona rossa", si legge ancora nella nota.

SCUOLA - "Dal 26 aprile e fino alla fine dell’anno scolastico si torna in classe anche nelle scuole superiori (secondarie di secondo grado). La presenza è garantita in zona rossa dal 50% al 75%. In zona gialla e arancione dal 70% al 100%" rende noto Palazzo Chigi. Per quanto riguarda l'università, "dal 26 aprile al 31 luglio nelle zone gialle e arancioni le attività si svolgono prioritariamente in presenza. Nelle zone rosse si raccomanda di favorire in particolare la presenza degli studenti del primo anno".

RISTORANTI - Dal 26 aprile in zona gialla riaprono i ristoranti anche a cena, purché all’aperto.

SPETTACOLI - Dal 26 aprile riaprono al pubblico in zona gialla cinema, teatri, sale concerto, live club. È necessario che ci siano posti a sedere preassegnati e una distanza di un metro l’uno dall’altro. La capienza massima consentita è del 50% di quella massima autorizzata e comunque non superiore a 500 spettatori al chiuso e 1000 all’aperto, rende noto Palazzo Chigi. In relazione all’andamento epidemiologico e alle caratteristiche dei siti, si potrà autorizzare la presenza anche di un numero maggiore di spettatori all’aperto, nel rispetto delle indicazioni del Cts e delle linee guida.

CENTRI TERMALI, PARCHI TEMATICI E DI DIVERTIMENTO - "Dal 1°luglio in zona gialla sono consentite le attività nei centri termali e possono riaprire i parchi tematici e di divertimento" si legge nel decreto sulle riaperture approvato dal Consiglio dei ministri.

SPORT - "Dal 26 aprile 2021, in zona gialla, nel rispetto delle linee guida vigenti, è consentito lo svolgimento all’aperto di qualsiasi attività sportiva anche di squadra e di contatto. Inoltre, dal 15 maggio 2021, sempre in zona gialla, sono consentite le attività delle piscine all’aperto e, dal 1° giugno, quelle delle palestre" si legge nella nota di Palazzo Chigi diffusa al termine del Cdm.

"Dal primo giugno in zona gialla sono aperte al pubblico anche le manifestazioni e gli eventi sportivi di livello agonistico riconosciuti di preminente interesse nazionale con provvedimento del Coni e del Comitato paralimpico.

La capienza consentita è del 25% di quella massima autorizzata e comunque non superiore a 1000 spettatori per gli impianti all’aperto e 500 per quelli al chiuso. Per eventi di particolare rilevanza e tenuto conto delle caratteristiche dei siti è possibile autorizzare la presenza di un numero maggiore di spettatori. E’ possibile inoltre, anche prima del primo giugno, autorizzare lo svolgimento di eventi sportivi di particolare rilevanza".

FIERE E CONGRESSI - Dal 15 giugno in zona gialla riaprono le fiere, mentre dal primo luglio via libera a convegni e congressi.

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