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13 Dicembre 2016 - 15:21
Tra le persone finite agli arresti ci sono due dipendenti del Comune di Napoli e due impiegati di Poste Italiane
Sgominata una banda di clonatori di carte di credito, con due dipendenti comunali e due delle Poste coinvolti, dedita all'acquisto soprattutto di cellulari in tutte le regioni italiane con documenti contraffatti. Nella mattinata di oggi i carabinieri della compagnia Napoli Centro hanno eseguito ordinanze di misure cautelari personali, emesse dal gip del Tribunale di Napoli su richiesta della Procuora - sezione reati di criminalità economica, nei confronti di 15 persone (quattro in carcere, sette ai domiciliari e quattro sospensioni dall'esercizio di un pubblico ufficio o servizio) ritenute responsabili, a vario titolo, della commissione dei delitti di associazione a delinquere, indebito utilizzo di carte di credito, accesso abusivo a sistemi informatici, peculato, falso, sostituzione di persona e rivelazione di segreto d'ufficio. La complessa attività investigativa, avviata nel gennaio del 2015 e attuata anche con intercettazioni telefoniche e ambientali, ha consentito di accertare la presenza di un'articolata associazione per delinquere, della quale facevano parte anche due dipendenti del Comune di Napoli e due impiegati delle Poste, dedita alla clonazione di carte di credito, asportate dai centri di smistamento postale durante la spedizione dalla banca al cliente, e poi utilizzate per acquisti fraudolenti, principalmente telefoni cellulari, in diverse regioni italiane, con l'esibizione di documenti contraffatti contenenti dati sensibili degli interessati estrapolati negli uffici anagrafe del Comune di Napoli.
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