Giovane mamma si sveglia dal coma: «Sono stata salvata da Padre Pio»

A Castellammare di Stabia si grida al miracolo, dopo il racconto di una giovane mamma che si è svegliata dal coma. E’ una storia  ricca di  speranza, quella che arriva dalla Campania, e che vede come protagonista Felicia Vitiello. La donna due volte in coma, da due mesi in ospedale e che, oggi, dice di essere stata  miracolata.

La storia di Felicia

La giovane mamma stabiese racconta la sua storia, sui Soicial mentre affronta una difficile riabilitazione. Durante un’operazione di routin al seno,  Felicia Vitiello è stata colpita da un’infezione in sala operatoria. Ma al suo risveglio, dopo essere tornata in Rianimazione per dieci giorni, è convinta di essere una miracolata.  “Il giorno dopo già avevo ripreso a parlare. Mi sono pettinata e truccata da sola. Sono uscita indenne da tutte le conseguenze del coma. I medici non danno alcuna spiegazione di come sia avvenuto. Non ci sono tracce dell’infezione nel mio sangue”. Ha detto in diretta sul suo facebook Felicia Vitiello .

Il risveglio

La giovane paziente si è risvegliata nei giorni vicini al suo compleanno: “Ho compiuto 32 anni e Padre Pio ha deciso dovessi tornare dalle mie figlie”. Ora la donna si trova in una struttura sanitaria di Caserta, a casa ad aspettarla le sue bimbe piccole e il marito. Il percorso  riabilitativo è ancora lungo. Eppure nel suo video lei si definisce “una testimone della fede”.

“Dopo l’odore delle rose ho ripreso le mie forze”

Seduta sul suo letto dell’ospedale dice: “Dopo la salvezza dal primo coma le stimmate, mi risveglio. Dopo la tac, a distanza di qualche altra settimana entro di nuovo in coma, vedo la mia anima staccarsi dal mio corpo umano e salire. Padre Pio mi riabbassa nel corpo per la seconda volta e mi dice che il mio compito era di scendere per mandare messaggi di fede. Che ero stata prescelta, dovevo tornare dalle mie bambine. Ad un certo punto la sofferenza era troppa e avevo il desiderio di volare via, ma dopo l’odore delle rose ho ripreso le mie forze”.