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28 Aprile 2021 - 18:26
«Finora a mio parere c'è stata una sottovalutazione del rischio. Il mio auspicio è che si riconosca, come è accaduto in altre regioni italiane, la necessità di misure specifiche per il settore giustizia». Marcello De Chiara, presidente della sezione distrettuale dell'Anm di Napoli, spiega all'Adnkronos la posizione del “parlamentino" di giudici e pm napoletani sulla campagna vaccinale in Campania, nell'ambito della quale vi sarebbe «una sottovalutazione» dei rischi affrontati dalle toghe e del ruolo di «servizio essenziale» del comparto giustizia.
«Abbiamo da sempre denunciato i fattori di maggiorato rischio che riguardano la funzione giudiziaria - sottolinea De Chiara - e non solo perché tutti i processi penali devono necessariamente svolgersi in presenza, quindi implicano la concomitante presenza fisica delle parti in luoghi chiusi per l'intera durata dell'udienza, e questo si verifica anche in alcuni procedimenti civili per i quali non è possibile il ricorso alla trattazione scritta. Ma oltre a questo ho segnalato anche che nel Distretto di Napoli un ulteriore fattore di rischio è rappresentato dalle caratteristiche del Palazzo di Giustizia, realizzato secondo standard che non contemplavano tipologie di rischio che ci troviamo ad affrontare».
Il Palazzo di Giustizia realizzato nel Centro direzionale di Napoli, inaugurato nel 1995, ospita al suo interno il Tribunale, la Corte d'Appello, la Procura generale, la Procura della Repubblica, il Tribunale di sorveglianza e gli uffici Unep: «È un palazzo che si sviluppa interamente in altezza - spiega De Chiara - e questo comporta la necessità di un utilizzo frequente e massiccio degli ascensori, poi è un edificio che non ha aperture dirette dall'esterno, per cui non è possibile un ricambio immediato dell'aria interna che è stata sin da subito individuata come una delle condizioni necessarie per prevenire i rischi di contagio».
Secondo De Chiara «finora vi è stata una sottovalutazione del rischio che ho descritto, l'auspicio è che viceversa si riconosca, come accaduto in altre regioni italiane, la necessità di specifiche misure per il settore, sia per la natura essenziale del servizio giustizia, anche per le ragioni più specifiche che ho indicato. Se chiediamo un'accelerazione sui vaccini? Sì, ma ovviamente compatibile con le altre priorità individuate dalla Regione Campania. Non intendo sindacare le valutazioni che sono dell'autorità politica, mi limito a segnalare un rischio che, a mio parere, è reale e che non dev'essere sottovalutato».
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