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L’ultimo affare della paranza: «Prendo i soldi delle puttane»

L’ultimo affare della paranza: «Prendo i soldi delle puttane»

Il ras Peppe Gambardella dava gli ordini dal carcere alla moglie Carmela. I tentacoli della cosca sulle lucciole del “Buvero”: «Mi deve dare 20 euro»

NAPOLI. Non solo racket e droga al dettaglio. Negli ultimi anni il raggio d’azione del clan Sibillo sembra essersi allungato fino a inglobare la gestione di business criminali fin qui inesplorati. Su tutti spicca il controllo del mercato della prostituzione, con la cosca di piazza San Gaetano sempre più determinata e aggressiva nel racimolare denaro da nuove fonti. Circostanza piuttosto singolare, a tenere le redini dell’affare sarebbe stato Giuseppe Gambardella, uomo di punta della paranza dei bambini, il quale, nonostante si trovi già da tempo detenuto, ha continuato a impartire ordini tramite un cellulare nella propria disponibilità.

I suoi occhi sul territorio sarebbero stati quelli della moglie Carmela Napoletano, figlia di Giosuè e sorella del killer Antonio “’o nannone”. I contatti tra i due sono stati svelati grazie a una fitta attività di intercettazione. Il 10 aprile 2019 i carabinieri captano un primo sms: «Amo sto a casa ag pigliat pure e sord a de puttan e po so gliut», comunicava al donna al marito. Il successivo 14 aprile viene quindi registrata la voce di entrambi: «Sono uscita un attimo fuori, perché voglio vedere se questa prostituta è venuta che mi deve dare il 20 euro, il 10 euro»

. La consegna sembra però andare per le lunghe e la 24enne, conversando con Gambardella, non nasconde affatto il proprio disappunto: «Questa prostituta di merda, sulla Madonna dell’Arco mi stanno facendo andare avanti e indietro, quella puttana non c’è proprio! Sull’anima della nonna!». Il 29enne ras ascolta, dopo di che taglia corto: «Passami a mamma...». In un successivo passaggio Napoletano, ignorando di essere sotto intercettazione, si sbilancia ulteriormente e fornisce altri elementi in merito ai piani che la cosca sta conducendo: «Io alle cinque meno venti vado da questa, voglio pigliare i soldi, voglio andare da Nunziatina e ti porto già metà soldi che mi hanno dato le domenicane e poi me ne vado a casa perché devo andare a stirare due bors di panni». Insomma, quel denaro sarebbe dovuto servire a mantenere gli affiliati e i ras detenuti. A partire proprio da Giuseppe Gambardella.

Un’ulteriore conferma dell’illecita attività arriva poi dall’sms intercettato il 16 maggio 2019, quando Carmela Napoletano comunica all’altra indagata Maria Sabatelli, moglie del ras Giovanni Matteo, che prima di raggiungerla doveva sbrigare una “faccenda” molto importante: «Nooo... perché il tempo che... devo andare a raccogliere i soldi delle puttane! Il tempo che raccolgo e vieni!». Sabatelli in almeno una circostanza avrebbe poi affrontato a muso duro Emanuele Irollo, reo di non mostrare gratitudine nei confronti di suo marito, che lo aveva fatto entrare nel clan, e negandole la mesata: «Perché fino ad ora tu hai mangiato con mio marito e non con mio cognato (Antonio Napoletano)». Ultime fibrillazioni interne di una cosca ormai relegata all’angolo.

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