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Scomparsa la 19enne Aurora Ciatti, la madre: «Aiutatemi prima che finisca come Desireé o Pamela»

Scomparsa la 19enne Aurora Ciatti, la madre: «Aiutatemi prima che finisca come  Desireé o Pamela»

E’ un appello disperato quello che lancia la mamma di Aurora Ciatti , la ragazza scomparsa dallo scorso 25 aprile dall'ospedale San Giovanni Addolorata di Roma.
La giovane, che ha compiuto 18 anni lo scorso novembre, stava seguendo una terapia farmacologica e al momento non ha con sè i farmaci necessari per curarsi. Disperato l'appello della madre a chiunque l'abbia incontrata per poterla ritrovare diffuso attraverso la trasmissione Chi l'ha visto?, l'Associazione Penelope Lazio e le pagine del quotidiano Il Messaggero. 
 
 
Aurora Ciatti scomparsa
 

Aurora Ciatti risulta scomparsa dalle ore 19.30 del 25 aprile, e secondo quanto diffuso dall'appello dell'Associazione Penelope Lazio le zone in cui potrebbe essere rintracciata sono quelle vicine la sua abitazione in zona metro Furio Camillo, ma anche Ponte Mammolo e Stazione Tiburtina.
 
La descrizione
 

 
Aurora è alta 1,50 metri, corportatura esile, capelli ricci biondi ossigenati corti alle spalle (potrebbe aver cambiato colore e taglio), occhi marroni. Al momento della scomparsa indossava una felpa colore scuro e scarpe da tennis con stretch beige. Segni particolari, un tatuaggio a forma di rana sulla pancia poco sotto l'ombelico. Per informazioni o avvistamenti è possibile contattare il "Pronto Penelope" al numero 3396514799 o il pubblico soccorso 112.
 
 Chi l'ha visto?
 
L'appello è apparso anche sul sito di Chi l'ha visto?, la trasmissione di Rai 3 per ritrovare le persone scomparse condotta da Federica Sciarelli. Nella descrizione di Aurora si aggiungono due dettagli: è una fumatrice accanita e cammina in maniera goffa. 
 
Aurora Ciatti, l'appello della madre
 
«Aiutatemi a ritrovare mia figlia, prima che faccia la fine di Desireé o Pamela, uccisa dai mercanti di droga»: è questo l'appello della madre di Aurora Ciatti raccolto da Alessia Marani sulle pagine del Messaggero. Sua figlia è invalida psichiatrica al 100% e meno di un mese fa ha tentato il suicidio: il timore della donna è che la figlia possa finire nelle mani sbagliate. Il sospetto è che un suo amico tossicodipendente possa averla aiutata a scappare dall'ospedale. 

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