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Stanato l’estorsore dei Contini

Stanato l’estorsore dei Contini

L’OPERAZIONE Carlo Finizio catturato in spiaggia a Minturno: era ricercato da marzo per aver violato la sorveglianza speciale

NAPOLI. Un primo blitz era andato a vuoto alcuni giorni fa. Poi venerdì mattina la polizia, dopo aver acquisito la certezza che Carlo Finizio si nascondesse là, è entrata a colpo sicuro nel prefabbricato che si trova a due passi da una spiaggetta di Minturno (in provincia di Formia). Il 40enne, originario di Casoria e ritenuto legato ai Contini, era solo e non ha opposto alcuna resistenza. Del resto gli investigatori della Squadra mobile della questura (guidati dal dirigente Alfredo Fabbrocini) si erano mossi in forze da Napoli e hanno avuto l’appoggio dei colleghi del commissariato locale. A carico del ricercato c’era una misura cautelare scaturita dalla violazione della sorveglianza speciale, emessa dal tribunale di Napoli Nord su richiesta della procura. Il 24 marzo scorso Carlo Finizio era stato sorpreso dai militari dell’Arma dei Carabinieri in violazione della misura della sorveglianza speciale, con obbligo di soggiorno nel Comune di Casoria, e successivamente si era reso irreperibile. A quell’ora doveva starsene e non in giro, di notte, a bordo della sua auto. I carabinieri della stazione di Arpino di Casoria, nell’ambito di uno dei servizi notturni disposti dal Comando provinciale di Napoli, bloccarono così il 40enne, già arrestato nel 2010 per associazione di tipo mafioso proprio perché ritenuto contiguo al clan Contini. Carlo Finizio, inoltre, in passato risultò tra i cinque arrestati nell’ambito di un’inchiesta per racket. Con altri quattro presunti affiliato al gruppo camorristico con base all’Arenaccia, il 40enne finì in manette nel 2007 per intimidazioni al titolare di un cantiere presso un palazzo in ristrutturazione. Gli estorsori furono catturati lo stesso giorno e tutti vicini, secondo quanto ricostruirono i poliziotti della squadra mobile di Napoli, al clan Contini. Tre degli indagati materialmente furono arrestati mentre si trovavano in un appartamento di Scalea, sulla costa calabra, di proprietà di un complice, che aveva offerto un nascondiglio a coloro i quali si erano resi autori dell’odioso taglieggiamento. Tornando al blitz dell’altro ieri, scattato all’alba, il sorvegliato speciale in fuga si è trovato improvvisamente in casa i poliziotti della Squadra mobile di Napoli (sezione “Antirapina”) e del commissariato di Formia. Pur avendo capito che difficilmente lo stratagemma sarebbe riuscito, Carlo Finizio si è giocato l’ultima carta, quella della disperazione. Aveva un documento falso, ma non gli è servito perché gli investigatori entrati in azione lo conoscono benissimo e non hanno mai avuto il minimo dubbio sull’identità dell’uomo sorpreso mentre dormiva. Il luogo scelto come nascondiglio è molto isolato e probabilmente il 4oenne riteneva di essere al sicuro. Anche perché nel mesetto trascorso presumibilmente nella cittadina laziale era stato molto attento a non farsi vedere in giro e a non destare sospetti. Accorgimenti che non sono però bastati, a conti fatti, a evitargli di finire in manette. Le indagini condotte dalla Squadra mobile proseguono ad ogni modo per risalire a chi aveva dato la disponibilità del prefabbricato, normalmente disabitato. Resterebbe comunque da dimostrare che la persona sapesse della condizione di ricercato del 40enne di Casoria.

(Nella foto l’arrestato Carlo Finizio, 40 anni)

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