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02 Maggio 2021 - 09:40
Treviso, Emma muore nella culla: aveva 17 giorni. Mamma e papà sotto choc
Dramma a Lovadina di Spresiano, nel Trevigiano. La piccola Emma, di soli 17 giorni, è stata trovata morta in culla. Sotto choc i genitori e l'intera comunità.
“Non piangete, mamma e papà, le lacrime vi impedirebbero di vedere le stelle. Ora sono in Cielo e brillerò per voi".
Questa la frase che i genitori hanno voluto sull'epigrafe per dare voce alla loro piccola Emma.
La piccola mancata dopo 17 giorni in una casa che portava ancora la cicogna, i fiocchi, segni di una gioia che si è trasformata in breve nel più terribile dolore che dei genitori possano provare.
Treviso, la piccola Emma è morta in culla
In poco più di due settimane i genitori della piccola Emma sono passati dalla gioia assoluta per l’arrivo della loro prima figlia al dolore più profondo che si possa immaginare,quello per la perdita di un figlio.
La morte bianca risale a lunedì 26 aprile, quando la piccola Emma Grespan è improvvisamente mancata mentre era all’interno della sua culla, lasciando sotto choc e senza parole la famiglia e l’intera comunità trevigiana.
Il dramma si è verificato all’alba di lunedì nell’abitazione della famiglia Grespan a Lovadina, frazione di Spresiano, in provincia di Treviso.
I genitori della piccola, Francesco, operaio di 28 anni, e Alice, commessa di 26 anni, si sono subito resi conto che c’era qualcosa che non andava visto che non sentivano i versi della bambina come al solito.
Quando si sono avvicinati alla culla della piccola Emma si sono infatti accorti che la piccola non dava segni di vita e hanno immediatamente chiamato i soccorsi.
Sul posto oltre ad ambulanza e automedica è arrivato anche l’elisoccorso del Suem 118.
I medici e il personale sanitario hanno fatto tutto il possibile per provare a rianimare la neonata, ma il viaggio verso il pronto soccorso, per un ultimo disperato tentativo di salvare Emma però, non è bastato.
Il suo cuoricino si è fermato poche ore dopo.
La storia della piccola Emma, morta in culla
Emma era venuta al mondo solo 17 giorni prima, era arrivata a casa da poco e tutto sembrava andare per il meglio per la felicità di mamma e papà. Per la gioiosa occasione l’abitazione era stata addobbata con i fiocchi rosa e la cicogna e a nessuno era venuto in mente che quei momenti di felicità potessero trasformarsi in una tragedia.
Il cordoglio della comunità per Emma, morta in culla
La famiglia è ora chiusa nel suo enorme dolore e il lutto ha preso il posto dei fiocchi rosa e della cicogna sulla porta.
A farsi presente è stata la vicinanza e l’affetto dell’intera comunità di Spresiano:
“Rispettiamo il dolore della famiglia – spiega Marco Della Pietra, sindaco di Spresiano – e ci stringiamo attorno a lei in questo momento così difficile“.
La data dell’ultimo saluto alla piccola è stata fissata nei giorni scorsi.
Domani sera, alle 20.30, verrà recitato il rosario nella chiesa parrocchiale di Lovadina, mentre nel primo pomeriggio di lunedì 3 maggio, alle 15, verrà celebrato il funerale all’interno della stessa chiesa.
Emma, però, non se ne andrà mai.
Mamma e papà, così come tutto il paese di Spresiano, custodiranno per sempre il ricordo della dolce piccola nel proprio cuore.
“Non piangete, mamma e papà – si legge sull’epigrafe – le lacrime vi impedirebbero di vedere le stelle. Ora sono in Cielo e brillerò per voi”.
Il padre lo caccia di casa, 19enne muore assiderato
Muore congelato dopo essere stato cacciato di casa dal padre per aver fumato uno spinello. Lyndon Turner, 19 anni, è stato trovato senza vita in stato di ipotermia nel villaggio di Chobham, nel Surrey.
Il giovane aveva provato a cercare un rifugio per la notte nel parcheggio dopo essere stato cacciato di casa da suo padre che lo aveva sorpreso a fare uso di cannabis.
I genitori volevano dargli una lezione, ma tutto si è concluso in tragedia.
I fatti risalgono al dicembre del 2020 ma solo ora sembrano essere state accertate le cause del decesso.
Il ragazzo, che lavorava come apprendista in una ditta di installazione di infissi, aveva camminato per diversi chilometri dopo essere stato cacciato di casa.
Turner era stato coinvolto in un incidente stradale e il padre ha pensato fosse stato causato dall’uso che faceva l’adolescente della cannabis, così ha deciso di allontanarlo da casa sua, come riporta anche il Daily Mail.
Il corpo dell’ex allievo della Charters School è stato scoperto dagli escursionisti nel parco, che hanno chiamato il 999 dopo aver trovato Turner.
I paramedici hanno fatto il possibile ma lo stato di ipotermia ha ucciso il giovane di 19 anni.
Il padre, interrogato dalla polizia, ha ammesso di averlo cacciato di casa per punirlo ma ha detto che era convinto avesse un amico da cui andare per passare la notte.
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