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29 Dicembre 2016 - 15:09
A Milano Amri si informò su dove avrebbe potuto prendere un treno per il capoluogo campano o per Roma. Espulso un tunisino: doveva compiere un attentato in Italia
ROMA. Il terrorista dell'attentato di Berlino, Anis Amri, forse voleva venire a Napoli. Arrivato alla stazione di Milano, ha chiesto indicazioni ad un giovane salvadoregno in piazza Argentina, al quale ha chiesto dove avrebbe potuto prendere un treno per Napoli, il Sud o Roma. Da lì Amri ha poi preso l'autobus per arivare alla Stazione di Sesto San Giovanni, dove è stato ucciso dopo un conflitto a fuoco con due poliziotti. Intanto, con un volo decollato questa mattina da Roma Fiumicino e diretto a Tunisi, è stato espulso, per motivi di sicurezza dello Stato, un 23enne tunisino, residente in provincia di Brescia. Lo fa sapere il Viminale. "Le indagini di polizia - spiega il ministero dell'Interno in una nota - hanno documentato che lo straniero era collegato a un foreign fighter marocchino, già domiciliato nel milanese, con il quale era in contatto tramite social network. Rientrato in Italia il 15 agosto scorso, dopo un prolungato periodo in Tunisia, il cittadino tunisino aveva manifestato chiari indicatori di radicalizzazione".
"Le attività investigative, operate anche con la collaborazione internazionale e dei servizi di intelligence, - fa sapere la nota - hanno evidenziato che a metà novembre 2016 aveva ricevuto indicazioni, da persona a lui nota, di compiere attentati in Italia simili a quelli compiuti in Francia e in Belgio, per ritorsione contro le operazioni dell'Italia in Libia. Inoltre, il tunisino espulso oggi, aveva manifestato l'intenzione di lasciare l'Italia quanto prima per unirsi allo Stato Islamico". Con il provvedimento eseguito oggi, annota ancora il Viminale, "salgono a 132 gli espulsi con accompagnamento in frontiera dal gennaio 2015, di cui 66 dal 1 gennaio 2016".
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