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Palazzo Reale, scoppia un incendio nel locale vicino ai papiri di Ercolano

Palazzo Reale, scoppia un incendio nel locale vicino ai papiri di Ercolano

NAPOLI. Il Palazzo Reale di Napoli è chiuso dopo l’incendio della scorsa notte notte. A comunicarlo la direzione della struttura che ha annunciato, sulla sua pagina Facebook, che il museo del Palazzo Reale di Napoli è temporaneamente chiuso fino a nuova comunicazione. La causa di questa chiusura forzata è stata un principio d’incendio divampato nella notte tra domenica e lunedì in un locale tecnico che ha compromesso, si spera almeno momentaneamente, il funzionamento dell’impianto elettrico L’allarme è scattato all’1,45 della notte. I vigili del fuoco sono intervenuti in Piazza del Plebiscito per la segnalazione di un incendio la cui origine è stata il quadro elettrico e che poi si è diramato all’intero vano tecnico che si trova al quarto piano di Palazzo Reale: in fiamme un gruppo di continuità.

Dal comando provinciale dei vigili del fuoco hanno spiegato che non «ci sono stati danni oltre al locale in cui è divampato l’incendio. I pochi passaggi di pubblico di questi mesi, causa Covid, non hanno agevolata rispetto ad un controllo e ad una manutenzione più costante», ribadiscono dal comando. Ma a salvare realmente Palazzo Reale e a far sì che oggi non si parli di una tragedia, realmente è stata una pattuglia dei carabinieri i cui militari erano in zona per seervizio e notando il fumo fuoriuscire dalla finestra all’ultimo piano, hanno fatto scattare l’allarme e allertando i Vigili del Fuoco che domanado le fiamme tempestivamente, hanno fatto sì che danni ben più ingenti potessero verificarsi. Nelle stanze attigue infatti vi sono i famosissimi papiri ercolanesi. I papiri furono rinvenuti nella cosiddetta Villa dei Papiri, ad Ercolano, nel 1752 durante scavi borbonici.

Provengono dall’unica biblioteca dell’antichità arrivata fino ai giorni nostri. I papiri furono carbonizzati con l’eruzione del Vesuvio del 79 dc, motivo per cui oggi è stato possibile srotolarne solo una piccola parte. «Sembra, inoltre, che i custodi non si siano accorti del principio di incendio a causa della mancanza di un sistema anti-incendio mai completato. Come è possibile che un patrimonio storico come Palazzo Reale non sia protetto da un sistema antiincendio super efficiente? Se i papiri fossero bruciati oggi parleremmo di un disastro - ha tuonato il consiglere regionale di Europa Verde Francesco Borrelli - Chiediamo spiegazioni. Non riusciamo a capire perché i nostri “tesori” non vengano quasi mai adeguatamente tutelati e protetti».

«Chiediamo all’attuale direttore da poco entrato in carica di cambiare l’andazzo degli anni precedenti durante i quali questo sito monumentale è stato abbandonato con gestioni molto discutibili - gli ha fatto eco Gianni Simioli, conduttore radiofonico - Il museo è attualmente chiuso a causa della mancanza di elettricità e non c’è internet. Possibile mai nel Palazzo Reale di Napoli si possano rubare indisturbati candelabri storici come abbiamo denunciato alcune settimane fa o possa scoppiare un incendio in questo modo senza un adeguato sistema di antincendio?». Insomma le polemiche sono brace sotto la cenere pronte a divampare nuovamente

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