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Armi e carico di droga nel negozio di ortofrutta: arrestati zio e nipote

Armi e carico di droga nel negozio di ortofrutta: arrestati zio e nipote

In carcere Salvatore Vivenzio di 41 anni e Antonio Esposito di 73, entrambi incensurati

NAPOLI. A Napoli i misteri sono come gli esami: non finiscono mai. L’ultimo in ordine di tempo ha come location Bagnoli, dove i carabinieri hanno trovato un arsenale da brividi e hanno arrestato 2 insospettabili: zio e nipote. Quest’ultimo è un fruttivendolo nel cui negozio, in via Miseno, è scattato il sequestro di ben 21 armi da fuoco e di una bomba carta. Per gli investigatori l’unica pista possibile conduce alla camorra dell’area flegrea e in particolare l’attenzione in queste ore si sta appuntando su 3 clan: gli Esposito, i Giannelli e i D’Ausilio, tutti con base nello stesso quartiere del ritrovamento. È presumibile che i carabinieri non siano entrati per caso nell’esercizio commerciale di Salvatore Vivenzio di 41 anni, al cui interno c’era anche lo zio Antonio Esposito, 73enne. Entrambi non hanno precedenti penali e non risultano imparentati con affiliati a clan della zona.

Ma sicuramente, è il ragionamento logico degli investigatori, l’arsenale non era nella loro disponibilità e l’ipotesi più plausibile è che lo custodissero per conto terzi. Nell’immediatezza dell’arresto non hanno risposto alle domande informali dei carabinieri mentre oggi o al massimo lunedì dovrebbero comparire davanti al gip. Deve essere stabilito anche se tutt’e due sapessero del materiale. Il duro colpo alla criminalità organizzata è stato inflitto dai carabinieri e assume particolare importanza per la pericolosità dell’arsenale. Ma il blitz ha permesso anche di sequestrare 13 chili di droga, a dimostrazione che il negozio di frutta era diventato una base di malavita.

Va sottolineato che i recenti fatti di cronaca di Fuorigrotta (l’omicidio di Antonio Volpe, il ferimento di Salvatore Solano, due “stese” certificate dalla presenza di bossoli in largo Lala e via Leopardi e altrettante presunte) hanno portato inevitabilmente all’intensificazione dei controlli nell’intera area. Perciò dall’altro ieri sera e per la notte successiva gli uomini dello Stato hanno setacciato le strade, eseguendo diverse perquisizioni a pregiudicati e insospettabili “attenzionati”. Durante le operazioni, in nottata, i militari del Nucleo investigativo partenopeo e della compagnia Bagnoli hanno trovato e sequestrato l’arsenale:10 pistole, 6 kalashnikov, 5 pistole mitragliatrici, due giubbetti anti-proiettili, 1 bomba carta e un centinaio di munizioni. Inoltre nel negozio c’erano anche 13 chili di sostanza stupefacente tra hashish e marijuana. Così, in flagranza di reato, per il titolare 41enne dell’attività Salvatore Vivenzio e lo zio 73enne Antonio Esposito – anche lui sorpreso all’interno dell’esercizio commerciale, sono scattate le manette. Nel frattempo sono partiti i rilievi tecnici: le armi saranno sottoposte agli esami balistici per appurare il loro eventuale utilizzo in fatti di sangue o intimidazioni.

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