Cerca

Eroina, in manette Saulino jr

Eroina, in manette Saulino jr

Blitz nel regno dei Mazzarella: sequestrati 130 grammi di droga, 1.800 euro e un drone di ultima generazione

NAPOLI. Sembra proprio che Gianluca Saulino, noto capopiazza della zona di Porta Capuana, non riesca a tenersi lontano dai guai con la legge. Il 43enne vicino ai Mazzarella a meno di due anni dal suo ultimo arresto è infatti di nuovo finito in manette per spaccio. Stavolta Saulino sembrava però aver alzato il tiro, oltre che adottato alcune contromisure che non sono state però sufficienti a evitargli la sgradita visita delle forze dell’ordine: nel suo appartamento la polizia ha scoperto e sequestro, oltre a droga e soldi, anche un sofisticato drone di ultima generazione che il 43enne avrebbe usato per monitorare i movimenti degli uomini in divisa. Il blitz è scattato sabato pomeriggio, quando gli agenti del commissariato Vicaria-Mercato, durante un controllo nella sua abitazione di vico dei Candelari hanno rinvenuto cinque involucri con 130 grammi di eroina, 1.755 euro e un drone professionale. Gianluca Saulino, 43enne della zona che si trovava tra l’altro già ristretto ai domiciliari, è stato così arrestato per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente. Quello di Saulino, vale la pena ricordarlo, è da tempo un volto più che noto agli archivi delle forze dell’ordine: l’uomo, oltre a diversi precedenti penali, è anche il figlio di Abramo Saulino, capozona in passato già coinvolto in importanti indagini anticamorra. Tornando invece al 43enne, l’ultima volta che il suo nome è balzato alla ribalta della cronaca nera locale era l’agosto del 2019 e in quel frangente venne arrestato insieme alla sorella Valentina. Il blitz della polizia era scattato in un appartamento a due passi da Porta Capuana e aveva consentito di azzerare un’intera base di spaccio e trarre in arresto tre persone in un colpo solo.

Era questo il bilancio dell’operazione anti-droga che aveva visto gli uomini dello Stato passare al setaccio alcune delle zone più roventi, sotto il profilo criminale, del centro storico di Napoli. Anche quella volta a entrare in azione furono gli agenti del commissariato Vicaria-Mercato, i quali arrestarono i fratelli Gianluca e Valentina Saulino, all’epoca rispettivamente di 42 e 37 anni, già noti alle forze dell’ordine per via dei loro guai con la legge, e il 26enne Gaetano Verde, incensurato, per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente. All’interno dell’abitazione della donna in vico dei Candelari, dove i tre si trovavano, erano state trovate, nascoste nel bagno, 46 bustine di cocaina del peso complessivo di 8,08 grammi, 17 bustine di eroina del peso di quattro grammi e la somma di 357 euro ritenuta il guadagno dell’illecita attività. La perquisizione è stata estesa in seguito anche allo sgabuzzino esterno, di proprietà del 42enne, dove sono stati trovati circa 21 grammi di cocaina e 116 di eroina. La droga ritrovata è stata sottoposta a sequestro, i tre spacciatori finirono invece tutti in manette.

La strada in cui è stato messo a segno il blitz si trova infatti a due passi da via Oronzio Costa, roccaforte del clan MazzarellaBuonerba, e vicino a Porta Capuana, storica piazza sulla quale convergono gli interessi criminali di diverse cosche attive nel centro storico. Sul punto, gli investigatori vogliono adesso vederci chiaro. L’obiettivo, in particolare, è quello di capire se i Saulino si stia muovendo “in proprio” o continui a operare sotto l’ala protettiva del clan Mazzarella.

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su Il Roma

Caratteri rimanenti: 400

Logo Federazione Italiana Liberi Editori