Cerca

Uccide i figli con 50 coltellate, poi invia un messaggio al marito: «Troverai del sangue a casa»

Uccide i figli con 50 coltellate, poi invia un messaggio al marito: «Troverai del sangue a casa»

Uccide i figli con 50 coltellate, poi invia un messaggio al marito: «Troverai del sangue a casa»

Orrore negli Usa, una donna in preda ad un raptus di follia ammazza prima la figlioletta di 8 anni accoltellandola 50 volte, poi uccide il secondogenito di 10 mesi. 

La donna si chiama Sarah Ganoe, 35 anni, ha inviato il messaggio lunedì a John Howard, il marito, dicendogli che quando sarebbe tornato nella loro casa di Newport, avrebbe trovato tutto lo stabile pieno di sangue e lo invitava a non preoccuparsi.

Da quanto si apprende sui quotidiani locali, il marito si è precipitato a casa per capire cosa stesse succedendo e ha trovato i suoi figli sventrati.

 

La dinamica

Il papà dei bambini ha visto l'appartamento pieno di sangue, poi è andato nella sua camera dove ha trovato la moglie  sdraiata sul letto insieme ai bambini che avevano le viscere completamente fuori.

La bambina più grande è stata colpita con 50 coltellate, secondo gli esami aveva ferite superficiali e segni di morsi che fanno sospettare che abbia provato a difendersi dalla pazzia omicida della madre. 

La donna ha usato un coltellino tascabile con cui ha ucciso tutti e due i bambini.

 

Sono ora in corso delle indagini

Per la figlia maggiore non c'è stato nulla da fare, mentre il più piccolo, nonostante le gravissime ferite è ancora vivo.

Al bimbo è stato diagnosticato lo spettro dell'autismo. Non è ancora chiaro cosa abbia spinto la donna a compiere un simile gesto.

 

Immerge la figlia piccola nell'acqua bollente mette e la uccide

Orrore nella regione libica della Cirenaica, una bimba di soli di 3 anni è morta dopo essere stata costretta dal padre a sedere in una vasca piena di acqua bollente. 

L'assassino sarebbe andato su tutte le furie dopo che la bambina ha avuto la diarrea.

Il continuo doverla pulire lo ha irritato, così l'ha voluta punire lasciandola nell'acqua bollente.

La bimba si chiamava Rabiha Khaled Abdel Hamid è stata portata in ospedale dalla sua famiglia, appena si sono accorti di quello che era successo, ma è morta a causa delle ustioni su tutto il corpo.

La bimba viveva nella città di Ajdabiya nella regione libica della Cirenaica. 

Secondo i dettagli rivelati dal dipartimento investigativo criminale, suo padre è accusato di averle causato ferite mortali.

Presumibilmente ha colpito la bambina con una corda prima di costringerla a sedersi nella vasca da bagno e poi rinchiusa in una stanza fino alle 21:00, quando poi il resto della famiglia si è accorto delle sue condizioni. 

L'uomo ha provato a giustificarsi dicendo che la figlia si era ferita in cucina versandosi l'acqua bollente sopra, ma ha poi raccontato come erano andate le cose durante l'interrogatorio. 

Secondo quanto riferito, le autorità avevano anche prove che il padre era un tossicodipendente. Non è chiaro se la mamma abbia partecipato attivamente o se sia stata interrogata per aver consentito l'incidente. 

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su Il Roma

Caratteri rimanenti: 400

Logo Federazione Italiana Liberi Editori