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16 Maggio 2021 - 06:45
NAPOLI. Un murale con il suo volto dagli occhi luccicanti rea- lizzato su una parete proprio nello stesso luogo dove due anni fa ha rischiato di morire. Un simbolo di legalità contro la furia cieca della camorra che non ha avuto pietà nemmeno per una bambina di appena 4 anni per perseguire i suoi obiettivi. Noemi Staiano, non senza difficoltà secondo quanto dicono i genitori, è tornata ieri mattina dopo due anni in piazza Nazionale per fir- mare il disegno che la ritrae realizzato dagli street artist Vittorio Valiante e Giulia Salamone. A presenziare all’evento le massime autorità locali come il prefetto Marco Valentini, il Questore Alessandro Giuliano, l’arcivescovo di Napoli Mimmo Battaglia, l’assessore alla legalità Alessandra Clemente oltre al presidente della commissione parlamentare antimafia Nicola Morra. A coordinare gli interventi la Fondazione Polis e gli speaker di Radio Siani. Accorate le parole di Tania Esposito che insieme al marito Fabio Staiano ha dovuto convincere la piccola Noemi, ancora con il collare che porta dall'inizio della degenza, a venire in piazza Nazionale. «Le abbiamo detto che saremmo andati alle giostre, proprio come voleva fare due anni fa. Ma allora Noemi a quelle giostre non c’è mai arri- vata e si è ritrovata in ospedale in fin di vita» ha detto Tania lanciando poi un monito: «Dobbiamo combattere per la libertà dei nostri figli contro la camorra. Se fosse successo al figlio di un camorrista, avrebbero cercato vendetta. Noi invece vogliamo giu- stizia. La criminalità qui ha spa- rato un pieno giorno tra la gente, ferendo una bambina che quan- do era a terra è stata anche scacalcata da chi è poi fuggito» ha
detto tra le lacrime. Dopo le con- danne in primo grado a rispetti- vamente a 18 e 14 anni di Ar- mando e, Antonio Del Re, i fra- telli che invece erano lì per uc- cidere Salvatore Nurcaro espa- nente di un clan avverso, per il 18 maggio è stata fissata l’udien- za d'Appello. Sulla differenza tra il murale simbolo di legalità co- me quello di Noemi e quelli raf- figuranti soggetti legati alla cri- minalità organizzata via via can- cellati in molti quartieri si è in- vece soffermato il prefetto Va- lentini. «È una giornata bella per Napoli con un murale che è di- verso da quelli che rappresenta- no il crimine e che noi stiamo eli- minando. Questa piazza non so- lo ha gli occhi splendidi di Noe- mi ma rappresenta la volontà di tutta la città di allontanarsi dalla presenza violenta della crimina- lità. Io-l'aggiunta del prefetto- ve- do un miglioramento; le forze dell'ordine collaborano e il tes- suto associativo fa la sua parte. Noi però non ci dobbiamo ac-
contentare». A metà mattinata ec- co l’intervento del Monsignor Battaglia che ha incontrato pri- vatamente la piccola Noemi e i suoi: «Noemi è straordinaria. Ap- pena arrivato ho visto il murale con questi occhi che avranno an- cora più valore quando saremo capaci di specchiarci, in questa trasparenza e voglia di vivere, nel diritto ad esistere dei bambini. Non mi spaventa il rumore dei disonesti, ma il silenzio degli onesti. Bisogna avere il coraggio di denunciare, rinunciare. Di sporcarci le mani per la giustizia e la verità. Dopo incontrerò Noe- mi». Per Alessandra Clemente, assessore alla sicurezza e candi- data sindaco, «questa è una piaz- za dalle emozioni forti». La cit- tà deve essere sempre coesa con- tro la criminalità organizzata. «Il nostro compito è convincere il vicino a scendere in piazza con noi» la ricetta contro la crimina- lità del presidente della commis- sione parlamentare antimafia Nicola Morra.
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