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17 Maggio 2021 - 13:07
Avevano a disposizione armi da guerra come il fucile d'assalto Ak47 gli affiliati al clan Rinaldi-Reale-Formicola, egemone sul territorio di San Giovanni a Teduccio, periferia orientale di Napoli, considerato articolazione sul territorio del cartello camorristico denominato Alleanza di Secondigliano.
Dalle indagini coordinate dalla Direzione distrettuale antimafia di Napoli, culminate oggi con l'esecuzione di 37 misure cautelari, è emerso uno scenario fatto anche di ostentazione dell'appartenenza al clan, che passava per i social network così come per il proprio corpo: spesso infatti gli affiliati si tatuavano la scritta "Lotto 46" o simboli riferibili al numero 46, dal nome dell'edificio roccaforte del clan Rinaldi a San Giovanni a Teduccio, diventato una sorta di codice identitario.
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