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21 Maggio 2021 - 08:21
POZZUOLI. Rimandata a causa d’imprevedibili problematiche di natura tecnica, l’attesissima “Operazione Arvenum”, ovvero la scansione e il monitoraggio ambientale dei fondali del lago d’Averno. Quanto prima verrà comunicata la nuova data.
L’importante iniziativa, che era in calendario questa settimana, consentirà la scoperta dei segreti del Lago d’Averno, attraverso l’impiego di strumentazione avanzata assolutamente non invasiva, di ultimissima generazione, e di un particolare sonar. Si otterranno dei modelli indispensabili per indagare gli strati di sedimento, alla ricerca di indizi scientifici sepolti e ben conservati nei fanghi anossici che si sono depositati col tempo, di cui presumibilmente sono composti i primi strati del fondo lacustre. Da essi potrebbero emergere anche elementi di grande rilievo in ambito storico e vulcanologico.
La realizzazione di un sogno nel campo scientifico, sta per diventare realtà tangibile, con tutti i suoi contorni d’inestimabile valore per la conoscenza dei luoghi e quanto ad essa più o meno strettamente connesso, anche in altri campi di applicazione. In particolare, si procederà con eco scandaglio Multibeam, Sediment Echo Sounder, campionature d’acqua e quant’altro previsto dal protocollo d’intesa firmato da Ente Parco Regionale dei Campi Flegrei, Associazione Vela Latina di Monte di Procida e Idrosfera s.n.c.. Patrocinio morale dei Comuni di Pozzuoli e di Monte di Procida.
L’attuazione dell’importante iniziativa permetterà ai ricercatori del progetto di venire in possesso, in temi brevi, dei dati scientifici necessari a realizzare un modello morfo-batimetrico dei fondali del celebre lago flegreo, sul quale regna ancora per molti aspetti il più fitto mistero. Una svolta epocale - come sottolineato dalle parti in causa - per la conoscenza approfondita di questi antichissimi luoghi. Finalmente, alla comunità scientifica saranno infatti del tutto chiari, per la prima volta, gli elementi che consentiranno di fissare dei fondamentali punti fermi sulla conoscenza degli aspetti ambientali riguardanti la leggendaria Porta degli Inferi, com’era definita nell’antichità quella che attualmente è una preziosa Area Protetta dalla Regione Campania e dalla Comunità Europea. Per secoli, il Lago d’Averno ha affascinato studiosi di chiara fama, viaggiatori del Grand Tour, letterati e artisti provenienti da varie parti del Pianeta, tutti ammaliati dall’innegabile fascino di origini antichissime, e dal forte impatto emotivo che questo specchio lacustre continua ad esercitare sui visitatori.
Teresa Lucianelli
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