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Napoli Capitale: «Spazziamo via rifiuti e degrado civile»

Napoli Capitale: «Spazziamo via rifiuti e degrado civile»

«Spazziamo la città dai rifiuti ma anche dal degrado civile, economico e morale della mala politica». È questo lo slogan di Napoli Capitale, lista civica che punta a presentarsi alla prossima tornata elettorale per il rinnovo del consiglio comunale di Napoli e delle sue municipalità. Simpatizzanti e aderenti si sono impegnati concretamente armati di scope a ripulire le strade e le stradine del quartiere Chiaia frequentate la sera prima dalla movida.

Successivamente, in piazza Santa Caterina a Chiaia, sono state illustrate le iniziative per la prossima campagna elettorale.

«Siamo qui perché siamo innamorati di Napoli, la più antica capitale dell’Occidente. Napoli è una città che attraversa un momento difficile perché tanti buttano le carte per terra, tanti le buttano ma tanti altri egoisti non le alzano da terra. Chiaramente la carta sporca è una metafora che rappresenta l’illegalità, il non fare il proprio dovere e chi ama Napoli non può girare la testa, così come ha fatto Gaetano Manfredi rinunciando al progetto dopo tre mesi di candidatura per la paura e la difficoltà di raccogliere queste carte da terra. Napoli capitale non ha paura e siamo qui per dare una mano affinchè Napoli torni capitale». Così Enzo Rivellini, già parlamentare europeo e organizzatore dell’evento.

È intervenuto poi Antonio Tosi, candidato come sindaco di “Città di Partenope” (una sorta di “sindaco virtuale”) che ha affermato che ognuno di noi napoletani è l’espressione del passato che ci accomuna e che bisogna partire proprio dal passato per un nuovo futuro per i giovani, intervenendo soprattutto verso le zone degradate della città come il porto, le colline dei Camaldoli e Napoli Est.

«Non bisogna più votare chi mette al primo posto i propri interessi ma chi pensa al bene comune». Così Enrico Auricchio sul progetto di Napoli capitale, facendo riferimento alla gestione sbagliata dei fondi arrivati negli anni ’80 e ’90, e all’attuale 40% dei fondi europei destinati al Sud: esempio lampante è il paragone tra i tempi di ricostruzione del ponte di Genova e la riapertura della galleria Vittoria.

«Chi non cambia muore» è la sintesi di Roberto LauroArianna Mocerino, candidata alla decima municipalità, vorrebbe attuare una sorta di Rinascimento napoletano nel quale ogni cittadino diventi protagonista con piccole azioni.

L’evento si conclude sulle note di “Napul’è” di Pino Daniele perché Napoli non sia mai più una carta sporca.

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