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Striano, sindaco indagato per furto di bici ai migranti. Lui:«Paradossale»

Striano, sindaco indagato per furto di bici ai migranti. Lui:«Paradossale»

È accusato di avere preso delle tronchesi e tagliato le catene facendo sparire i mezzi di locomozione che parcheggiavano negli stalli del Comune. Attaccato politicamente con l'accusa di razzismo

STRIANO. ''E' una vicenda paradossale, per certi versi allucinante. Non ho commesso nessun furto, mi sono semplicemente limitato a rimuovere alcune biciclette ferme, con tanto di catena, nell'androne del Comune e poste in modo da ostruire anche il regolare passaggio. Per giunta personalmente non sapevo a chi appartenessero quei mezzi. Ho fiducia nella magistratura e portero' nelle sedi opportune le prove che dimostrano l'estraneita' ai fatti che mi vengono contestati". Con queste parole il sindaco di Striano, Antonio Del Giudice, spiega cosa è successo. Ma la vicenda, molto criticata in consiglio comunale, dove Del Giudice (espressione di Fratelli d'Italia) è stato attaccato politicamente per un "gesto razzista", ha portato il primo cittadino e altre due persone (volontari di protezione civile) a ricevere un avviso di conclusione indagini con un'ipotesi precisa di reato: furto pluriaggravato. Le bici erano di extracomunitari che utilizzavano gli stalli del Comune per parcheggiare i loro mezzi di locomozione e da lì spostarsi verso la stazione della Circumvesuviana per partire alla volta di Napoli, dove lavorano come ambulanti. I fatti risalgono a metà novembre scorso. Il sindaco e i suoi aiutanti avrebbero utilizzato una tronchese per liberare le bici dalle catene. Alcune foto dell'intervento sono finite sui social e da qui è partito il dibattito politico anche in consiglio comunale, dove l'opposizione ha accusato il sindaco Del Giudice di avere agito per razzismo. La scomparsa delle bici fu denunciata dai proprietari ai carabinieri. Le indagini hanno portato al ritrovamento delle biciclette, una delle quali sarebbe stato recuperata proprio a casa del sindaco Del Giudice. Il primo cittadino non vuole aggiungere altro: ''Ribadisco la totale fiducia nella magistratura ma per gli aspetti legati alla vicenda parlero' nelle sedi opportune''. 

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