Cerca

Funivia Mottarone, oggi si prova il risveglio del piccolo Eitan l'unico superstite

Funivia Mottarone, oggi si prova il risveglio del piccolo Eitan l'unico superstite

 

 

Tragedia della funivia di Mottarone, seconda notte in ospedale a Torino per il bimbo di cinque anni unico superstite dell'incidnete. Il piccolo Eitan è ricoverato in prognosi riservata e le sue condizioni sono definite ‘stabili’ dai sanitari. Ieri era stato sottoposto a risonanza, che non aveva rilevato lesioni al cervello e al tronco encefalico. Oggi i medici proveranno a risvegliarlo.

"Abbiamo concluso la risonanza magnetica mezz’ora fa. Fortunatamente non ha evidenziato danni neurologici nel bambino, sia a livello cerebrale sia del tronco encefalico e questo ci autorizza nella giornata di domani a cominciare un cauto risveglio del bambino", aveva spiegato ieri il direttore generale della Città della Salute di Torino, Giovanni La Valle.

 

Funivia caduta sul Mottarone, freni di sicurezza non hanno funzionato

La funivia aveva terminato la sua corsa, mancavano pochi metri all'arrivo, ma il cavo si è rotto. Lo schianto ha fatto 14 morti. "Il cavo era tranciato a terra e il sistema di freni di sicurezza pacificamente non ha funzionato perché la cabina si sarebbe bloccata. Perché questo si sarebbe verificato è oggetto dell’accertamento che sarà svolto" afferma Olimpia Bossi procuratore capo di Verbania che si occupa della tragedia di ieri sul Mottarone. Si indaga per "omicidio colposo plurimo" per le 14 vittime e "lesioni colpose per il bimbo ferito", ma il procuratore capo Olimpia Bossi è pronta anche a procedere per "disastro colposo, una fattispecie specifica prevista come attentato colposo alla sicurezza dei trasporti".



Funivia caduta sul Mottarone, figlia di una vittima: "Papà faremo pace nell'aldilà"
Funivia caduta sul Mottarone, nessun danno neurologico per bimbo ferito
Funivia Mottarone, sequestrati video: telecamere riprendono ultima corsa
La procura di Verbania pensa di affidarsi al Politecnico di Torino, in particolare ad esperti di impianti a fune, per eseguire gli accertamenti irripetibili che saranno necessari per chiarire le cause della tragedia del Mottarone. Sotto sequestro l'area interessata dalla caduta della cabinovia, il cui recupero, fa notare il procuratore capo, "è un'operazione molto complicata", dato che la cabina si trova in una zona impervia è lontana da una strada percorribile con mezzi di soccorso. Sarà personalmente il procuratore capo, insieme al sostituto Laura Carrara (di turno ieri), a occuparsi dell'inchiesta - per ora senza indagati - aperta per omicidio plurimo colposo e lesioni colpose.
"Non penso che ci saranno iscrizioni oggi, dobbiamo ancora avere il quadro completo ed esaustivo di tutti i soggetti giuridici che a vario titolo sono interessati alla gestione o alla revisione dell'impianto, stiamo acquistando tutta la documentazione relativa e sulla base di questa valuteremo". "C'è l’ente proprietario che deve essere ancora chiarito se è tuttora la Regione Piemonte e/o il Comune di Stresa, c’è la società che gestisce l'impianto che è la società Ferrovie del Mottarone, ci sono le società che hanno effettuato lavori di ristrutturazione dell'impianto che hanno riguardato il biennio 2014-2016 e c'è una società incaricata della revisione annuale (la normativa prevede una revisione annuale), l'ultima ci risulta effettuata nel novembre 2020, circa sei mesi fa", spiega il procuratore capo. "Stiamo acquisendo i report finali che per legge devono essere trasmessi a un ufficio periferico territoriale del Ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture e anche sulla scorta di quello che emergerà avremo un quadro completo", aggiunge. "La mia intenzione è quella di evitare iscrizioni nel registro degli indagati inutili, ma al tempo stesso senza correre il rischio di ometterne altre in vista del conferimento di incarichi di consulenza che potrebbero essere anche di carattere irripetibile".

La Commissione governativa
Un "giorno di grande tristezza, tutto il Paese, il governo, si stringe intorno ai familiari delle vittime" ha detto il ministro delle Infrastrutture Enrico Giovannini che ha partecipato al tavolo tecnico al Palacongressi di Stresa in provincia di Verbania all’indomani dell’incidente sul Mottarone. Gli aspetti ancora oscuri dell’incidente sul Mottarone, assicura, "verranno chiariti". "Il ministero già ieri sera ha istituto una commissione che si aggiunge alle indagini della magistratura" annuncia spiegando che non mancherà "l'impegno di tutte le istituzioni non solo per evitare che questo accada ancora, ma per aiutare chi è stato colpito". "Fin da ieri tutte le istituzioni hanno reagito in maniera straordinariamente rapida, efficiente e coordinata". "L'assistenza ai familiari (delle vittime e dell’unico sopravvissuto, ndr.) in questo momento è cruciale, le azioni che sono state messe in atto non devono terminare".

"E' importante che tutti mettano a disposizione la documentazione, che ci sia uno spirito di co

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su Il Roma

Caratteri rimanenti: 400

Logo Federazione Italiana Liberi Editori