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28 Maggio 2021 - 08:01
Tragedia la giornalista della Bbc Lisa Shaw, morta dopo il vaccino AstraZeneca
Secondo i parenti la Shaw,che aveva 44 anni ha iniziato a soffrire di mal di testa “gravi una settimana dopo la somministrazione”. “i suoi dolori erano collegati alla coagulazione”, hanno dichiarato. La donna, dopo pochi giorni, si è ammalata gravemente fino al decesso.
La tragedia
Il decesso è avvenuto venerdì scorso in ospedale a Newcastle dopo essere stata ricoverata in terapia intensiva per coaguli di sangue ed emorragie.
Di solito a chi ha meno di 40 anni nel Regno Unito viene offerta un’alternativa al vaccino di Oxford, ove disponibile, dopo segnalazioni di coaguli di sangue estremamente rari con piastrine basse. Ci sono stati 309 casi nel Regno Unito su 33 milioni di persone a cui è stato somministrato AstraZeneca. I rischi di coagulo per gli under 40 sono uno su centomila.
Vaccino AstraZeneca, le cause della morte del militare: «Esagerata risposta infiammatoria»
Una "esagerata risposta infiammatoria". La procura di Siracusa ha chiarito nel dettaglio le cause del decesso di Stefano Paternò, il sottufficiale della Marina militare di 43 anni, morto il 9 marzo nella sua casa di Misterbianco, quindici ore dopo la somministrazione della prima dose di vaccino Astrazeneca.
LE INDAGINI
Le indagini condotte dalla magistratura siciliana, dirette dal Sostituto Procuratore Gaetano Bono e coordinate dal Procuratore della Repubblica Sabrina Gambino, dunque "hanno fatto luce sulle cause del morte".
La relazione dei consulenti tecnici del pubblico ministero ha stabilito "la sussistenza di una relazione causa-effetto con la somministrazione del vaccino Astrazeneca", si legge nella nota della procura che però sottolinea "è bene però precisare, anche al fine di evitare la diffusione di fake news o la strumentalizzazione della notizia in chiave antivaccinale, che ciò non implica affatto un problema di sicurezza del vaccino Astrazeneca/Vaxzevria, tanto che le fiale sono già state dissequestrate, dopo che il lotto ABV2856 somministrato al Paternò è stato analizzato, insieme con altri sei lotti, dall'Istituto Superiore di Sanità e dal corrispondente istituto olandese (Rivm) che aveva rilasciato l'autorizzazione alla commercializzazione del vaccino".
LA MORTE
“Il decesso di Paternò, infatti, – spiega sempre la Procura – è ascrivibile alla sua risposta individuale al vaccino, in virtù della concomitanza con la pregressa infezione da SARS-Cov2, decorsa del tutto asintomatica (come testimoniato dalla debole positività ai tamponi molecolari e dalla presenza di IgG a titolo significativo, ma non di IgM) e ciò ha comportato una risposta degli anticorpi che si è aggiunta alla risposta immunitaria del vaccino, comportando una risposta infiammatoria esagerata”.
"I risultati degli esami istologici hanno accertato la “presenza di elevati livelli di IL-6, una citochina espressione dell’attivazione di un processo infiammatorio intenso che appartiene alla manifestazione clinica della malattia, nel periodo della cosiddetta ‘tempesta citochinica', ma che può appartenere alla sindrome post-vaccinica denominata ADE (Antibody-dependent enhancement)”.
Pertanto si è attivato un meccanismo tale da condurre ad un danno tissutale polmonare con l’evoluzione verso un quadro di sindrome da distress respiratorio acuto, cd. ARDS”.
NOTEVOLE ENTITA' DEL DANNO POLMONARE
"Notevolissima entità del danno polmonare, tanto da configurarsi un quadro incompatibile con la respirazione e quindi con il mantenimento delle funzioni vitali: sul punto basti ricordare che, come unanimemente accettato dalla comunità scientifica internazionale richiamata nella letteratura citata dai consulenti tecnici, la tempesta citochinica tipica, che si vede in caso di infezioni da SARS-Cov-2 e in caso di ADE, ha il polmone come precipuo organobersaglio”.
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