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Stato di emergenza, il governo punta allo stop per il 31 luglio

Stato di emergenza, il governo punta allo stop per il 31 luglio

Lo stato d'emergenza covid per l'Italia? Il governo punta allo stop per il 31 luglio. A spigarlo, in un'intervista al Corriere della era, è il ministro per gli Affari Regionali, Mariastella Gelmini.

"Credo - spiega - sia vicino il momento di superare lo stato di emergenza: se saremo bravi alla scadenza, che attualmente è prevista il 31 luglio, non ci sarà bisogno di prorogarlo. E sarà un bel segnale di ritorno alla normalità".

Per quanto riguarda la durata dell'esecutivo, per Gelmini "i Governi non hanno scadenza: questo esecutivo nasce per portare fuori il Paese dall’emergenza sanitaria e da quella economica. Stiamo uscendo dall’incubo della pandemia e c’è ancora molto da fare per mettere in sicurezza le risorse del Next Generation Eu. Fatto questo la politica potrà tornare alla sua fisiologia. Ma è prematuro indicare una data" in riferimento alle prospettive dell'esecutivo.

"La pandemia - ha aggiunto - ha cambiato molte cose nella politica europea e ha contribuito a definire una posizione della Lega meno anti-europeista, più vicina alla nostra collocazione. Non mi pare però che la stessa cosa si possa affermare per gli altri movimenti alleati di Salvini, si tratta di una proposta prematura", spiega quindi la ministra a proposito della proposta avanzata dal leader della Lega di un'unione tra i partiti del centrodestra a livello europeo. E dopo le ultime prese di posizione del ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, in materia di giustizia, "come nel poker occorre andare a vedere le carte. L’opportunità ci sarà presto, con le riforme del ministro Cartabia", sottolinea.

 

«Consola il dato sui morti, è l'effetto vaccini»

Fra i numeri dell'epidemia di Covid 19, che ieri ha fatto registrare in Italia 44 morti, il dato più basso da ottobre, "la cosa più consolante sono i decessi sui quali non siamo mai stati dei campioni. Quindi vuol dire che è proprio l'effetto vaccino. E che continuando a vaccinare a questo ritmo, e forse anche salendo un po', le prospettive diventano veramente incoraggianti". Si mostra ottimista Guido Rasi, ex direttore esecutivo dell'Agenzia europea del farmaco Ema, oggi consulente del commissario per l'emergenza coronavirus, parlando ad 'Agorà' su Rai3.

Sul fronte riaperture, "tutto ciò che si svolge all'aperto ci lascia abbastanza convinti", mentre "sui locali chiusi bisogna fare un po' di attenzione e rispettare le misure che conosciamo", sottolinea l'esperto, microbiologo dell'università Tor Vergata di Roma e direttore scientifico del provider di educazione continua in medicina Sanità In-Formazione, gruppo Consulcesi.

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