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Studenti in giro di notte con i manganelli

Studenti in giro di notte con i manganelli

 Non si fermano all’alt, bloccati dopo un’inseguimento: un arrestato e tre denunciati. Uno in fuga

NAPOLI. Studenti di giorno, ragazzi un po’ troppo vivaci al calar del sole. Almeno tra sabato e domenica i 5 amici, tutti napoletani del centro storico di Napoli, hanno esagerato alla ricerca di nuove emozioni e sono usciti portando con loro oggetti atti a offendere ma anche a difendersi: un manganello e un giubbotto antiproiettile. Così la notte brava di Raffaele Grossi e compagni è finita nelle braccia dei carabinieri, inseguitori che poco non facevano l’en plein: solo uno infatti è riuscito a fuggire. Le indagini ora mirano a chiarire quali fossero le intenzioni del gruppetto, anche se sarà molto difficile saperlo con certezza. Nel frattempo Raffaele Grossi, 21enne del quartiere San Lorenzo, è stato arrestato per resistenza a pubblico ufficiale. Tutto è cominciato alle 2 e 30, quando per il coprifuoco in vigore la movida dovrebbe essere terminata da un pezzo. Un’ora il 21enne e i 3 amici coetanei si trovavano negli uffici del nucleo radiomobile di Napoli in attesa di conoscere la loro sorte. Ma parte il conducente della macchina, una Panda, a carico degli altri l’unico reato ipotizzabile è quello di possesso di oggetti atti a offendere.

Cosicché se la sono cavata con una denuncia a piede libero e una ramanzina da parte dei genitori, incensurati e per nulla avvezzi a frequentare le strutture delle forze dell’ordine. I giovani vanno tutti a scuola, anche se in passato hanno subito denunce (mai condanne)per piccole cose. Nessuno è collegato alla malavita. Dunque, ricostruendo con i dati fino acquisiti, i 5 amici si sono dati appuntamento e probabilmente qualcuno già ha portato il materiale scottante. È cominciato così il giro notturno con giubbotto antiproiettile e manganello, piazzati sotto il tappetino del cofano dell’autovettura. Circostanza che è costata a tutti, in concorso, la denuncia a piede libero per possesso di oggetti atti a offendere. Mentre i carabinieri del nucleo radiomobile di Napoli hanno arrestato per resistenza a pubblico ufficiale soltanto Raffaele Grossi, napoletano di vico Capasso. Ecco la ricostruzione della vicenda. Sono le 2 e 30 e i carabinieri stanno percorrendo via Carbonara nel quartiere San Lorenzo.

Notano un’auto, un’utilitaria, con a bordo 5 giovani. Intimano loro di fermarsi ma il conducente non ottempera all’invito. Inizia l’inseguimento che però dura poche centinaia di metri. Uno dei 5 ragazzi scende dalla macchina e riesce a fuggire, gli altri no. I militari dell’Arma controllano i 4 fermati e la vettura Nelle tasche di 2 giovani trovano una modica quantità di marijuana mentre nel cofano del l’auto, sotto il tappetino, scoprono il giubbotto antiproiettile e il manganello telescopico. Raffaele Grossi resta in attesa di giudizio e sono in corso indagini per identificare il quinto componente del gruppetto

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