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10 Giugno 2021 - 07:00
In manette il 24enne Maycol Nero, sospettato di essere vicino alla cosca capeggiata da Vincenzo Maione
NAPOLI. Era monitorato attentamente Maycol Nero, 24enne già con due precedenti penali a carico per droga e armi. Così, quando i poliziotti della squadra giudiziaria del commissariato Secondigliano lo hanno visto procedere alla guida di una macchina sul corso principale del quartiere, hanno deciso di fermarlo per controllarlo. Una sorta di sesto senso, fiuto investigativo, che ha prodotto il risultato: il giovane era in possesso di una P38 carica di cui inutilmente ha cercato di disfarsi. È considerato vicino agli ambienti del Perrone, zona attualmente ritenuto dagli investigatori sotto l’influenza dell’agguerrito gruppo Maione, ma nelle ultime settimane è stato notato anche a San Pietro a Patierno, dove invece il controllo di malavita è esercitato dai Grimaldi alleati della Vanella Grassi. Se la criminalità non si ferma in tutta Napoli, reclutando continuamente nuove leve, le forze dell’ordine non stanno a guardare.
A Secondigliano il commissariato di zona (guidato dal vice questore Raffaele Esposito) sta inanellando arresti a ripetizione per droga, soprattutto, e possesso di armi. L’altro ieri pomeriggio è finito nella rete Maycol Nero (che non è organico a nessun clan, va precisato), bloccato mentre percorreva corso Secondigliano. Abita in zona ed è probabile che fosse appena uscito di casa, con quali intenzioni non è chiaro. In genere quando si è armati, proprio perché c’è la possibilità che si venga fermati e quindi arrestati in flagranza di reato, c’è sempre un motivo valido. La pistola può servire per difendersi se si temono agguati, ma anche per attaccare se l’agguato lo si deve compiere. Oppure per compiere una rapina, a meno che semplicemente non si tratti di un atto di spavalderia. Dunque, martedì pomeriggio i poliziotti del commissariato Secondigliano erano in azione proprio per controllare i “sospetti” che frequentano i vari rioni del quartiere.
Così quando ancora la luce era forte si sono imbattuti in Maycol Nero, da loro ben conosciuto e tenuto d’occhio. Così, hanno deciso di fermarlo in corso Secondigliano con il classico “alt, polizia” e la palina alzata. Lui, apparentemente tranquillo, ha decelerato accostando la vettura verso il marciapiede. Ma proprio in quel momento, sperando in un attimo di distrazione dei 2 investigatori avvicinatisi al finestrino, ha estratto la pistola dalla giacca impugnandola con l’intenzione di disfarsene e non per sparare contro gli agenti. Ma la mossa della disperazione non gli è riuscita. Era appena iniziata la fasi dell’identificazione quando Maycol Nero ha tentato di evitare le manette. Il suo tentativo si è però ben presto rivelato fallimentare. È così spuntata l’arma, marca Walther modello P38 calibro 9 con matricola cancellata e con il caricatore con otto cartucce, quindi pieno. Successivamente i poliziotti hanno effettuato un controllo presso la sua abitazione, dove hanno trovato anche un altro caricatore, un coltello a serramanico con la lama di sette centimetri e nove cartucce di vario calibro. Per il 24enne è scattato l’arresto per detenzione e porto di arma da guerra clandestina con relativo munizionamento e ricettazione. La pistola sarà ora sottoposta agli accertamenti tecnici di routine della polizia scientifica per accertarne l’eventuale impiego in recenti fatti di sangue o raid di natura intimidatoria.
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