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25 Gennaio 2017 - 19:42
Il racconto del pentito della camorra Biagio Esposito, ex killer del clan degli scissionisti di Secondigliano: il boss Domenico Pagano gli ha dato mezzo milione. Le accuse al gioielliere Luigi Scognamiglio sono al vaglio della Dda che potrebbe indagarlo anche per riciclaggio aggravato dopo quelle per aver favorito la latitanza dell'ex capoclan Antonio Lo Russo
"So che la camorra ha investito molti soldi nelle attivita' di Gino Elite, per esempio, il boss Domenico Pagano gli ha dato 500mila euro". E' il racconto del pentito della camorra Biagio Esposito, ex killer del clan degli scissionisti di Secondigliano, che riguarda Luigi Scognamiglio, detto appunto Gino Elite, arrestato ieri con l'accusa di aver favorito la latitanza dell'ex capoclan Antonio Lo Russo (nella foto) soprannominato 'capitone'. Scognamiglio e' il titolare di tre gioiellerie una delle quali nel quartiere di Chiaia. Per il pentito la camorra ha investito in quei locali. Sono accuse adesso al vaglio della Dda di Napoli che potrebbe indagarlo anche per riciclaggio aggravato. Nel verbale del 6 novembre 2010 Esposito parla di Scognamiglio. "Gino e' una persona di fiducia sia di noi affiliati al clan Amato-Pagano, che acquistiamo da lui gioielli e li paghiamo in maniera dilazionata, ed e' anche persona del clan Lo Russo. So che di recente alcuni esponenti del clan Lo Russo e alcuni esponenti del clan Amato hanno investito soldi nelle attivita' di Scognamiglio. So che Domenico Pagano ha investito 500.000 euro e penso che abbia acquistato gioielli e orologi. Inoltre lui compra da noi Rolex rubati".
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