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Neomelodici e auto di lusso, è bufera sul boss della “167”

Neomelodici e auto di lusso, è bufera sul boss della “167”

Corteo in Ferrari, poi la serenata di Tony Colombo per il figlio del ras Cristiano. Festa di comunione tra le polemiche per il capozona degli Amato-Pagano

NAPOLI. Sfarzo e malavita, il connubio appare sempre più indissolubile. Dopo l’ondata di manette scattata pochi giorni fa tra Secondigliano e l’hinterland nord di Napoli, il clan Amato-Pagano torna a far parlare di sé. Stavolta nulla di illegale però, tutt’al più, come si suol dire, una questione “di opportunità”. Protagonista della singolare vicenda il presunto capozona degli Scissionisti Pasquale Cristiano, alias “picstick”, che domenica scorsa ha ottenuto un permesso per lasciare momentaneamente gli arresti domiciliari, ai quali si trova ristretto dall’aprile 2020, per partecipare alla festa della comunione del figlio. Quello che ne è venuto fuori è stato un party in pieno stile “boss delle cerimonie”, con tanto di carosello in Ferrari e Lamborghini da Arzano a Frattamaggiore, dove si è tenuto il ricevimento, e serenata neomelodica. Proprio su quest’ultimo aspetto emerge una partecipazione quantomeno in vista: al microfono si è infatti esibito il noto e discusso Tony Colombo, evidentemente di ritorno a Napoli dopo un lungo periodo trascorso a Dubai con la moglie. Lo show avvenuto sette giorni fa tra le strade dei comuni a nord di Napoli, come spieghiamo meglio a parte, ha suscitato un vespaio di polemiche da parte di eminenti esponenti dell’anticamorra partenopea. Quello di Pasquale Cristiano è del resto un nome che negli ultimi anni è più volte balzato con prepotenza alla ribalta delle pagine di cronaca nera e giudiziaria. Ritenuto da inquirenti e investigatori uno dei colonnelli del temibile clan Amato-Pagano, “picstick” è stato in passato arrestato e imputato per il duplice omicidio Casone-Ferrante: un raid terrificante, quello consumatosi il 28 febbraio 2014 in un centro estetico di Arzano, che nulla aveva da “invidiare” agli agguati in pieno stile “Gomorra”. Per quella grave accusa di sangue Cristiano è stato però completamente assolto. Giudicato con il rito abbreviato, il presunto ras, difeso dagli avvocati Dario Vannetiello e Vincenzo Di Vaio, era infatti riuscito a cavarsela con una modesta condanna a otto per due episodi di racket. Pena che in appello è stata poi ulteriormente ridimensionata a cinque anni: il vicenda è adesso pendente innanzi alla Cassazione e non è da escludere che anche i giudici della Suprema Corte dispongano un’ulteriore riduzione. CAMORRACorteo in Ferrari, poi la serenata di Tony Colombo per il figlio del ras Cristiano Neomelodici e auto di lusso, è bufera sul boss della “167” Tornando invece ai ben meno gravi fatti di domenica scorsa, allo stato attuale non risulta che l’autorità giudiziaria abbia mosso qualche tipo di contestazione nei confronti di Pasquale Cristiano. È vero infatti che il presunto ras degli Scissionisti si trova ancora agli arresti domiciliari, ma il tribunale gli ha concesso una regolare autorizzazione ad allontanarsi momentaneamente dal proprio domicilio arzanese per partecipare alla comunione del figlio. L’evento, al netto dello sfarzo con tanto di auto supersportive dal valore di alcune centinaia di miglia di euro, si è svolto in ogni caso senza particolari “sussulti”, se non forse qualche assembramento di troppo in sala e uno scarso uso di mascherine chirurgiche. A fare gli onori di casa, esibendosi in almeno due brani mostrati anche sui social network, ci ha pensato poi il neomelodico Tony Colombo, che si è anche esibito in un siparietto con il bimbo festeggiato.

_ Nella foto la Ferrari con cui Pasquale Cristiano (da aprile 2020 ai domiciliari) è andato all’evento; nel riquadro la foto ricordo con Tony Colombo

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