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15 Giugno 2021 - 19:17
Si rivolge, tramite Fb, a una cartomante per problemi sentimentali e diventa vittima di estorsione. La polizia postale e delle Comunicazioni ha denunciato una donna di 64 anni, residente a Napoli, ed un uomo di 47 anni, residente in provincia di Catanzaro, per estorsione in concorso.
Le indagini degli specialisti della sezione polizia postale di Nuoro sono partite dalla denuncia sporta, a marzo scorso, da una 49enne, nel nuorese, che si era rivolta alla cartomante. Quest'ultima ha detto alla vittima che, per far riavvicinare la persona amata, avrebbe dovuto eseguire un rituale magico e, pertanto, le ha chiesto di inviarle un video nel quale si sarebbe dovuta mostrare completamente nuda nel fare una doccia ''purificatrice''.
La ''maga'', inoltre, le ha chiesto i suoi dati personali corredati da una fotografia nonché di eseguire due ricariche da 50 euro cadauna a favore di una carta di credito ricaricabile a lei intestata. Come ricostruito dalla polizia postale, eseguite le due ricariche e le istruzioni della ''chiaroveggente'', la 49enne ha ricevuto dopo pochi giorni un messaggio, tramite WhatsApp, da un account risultato poi associato al secondo indagato, con il quale le veniva comunicato il ritrovamento di un cellulare contenente il video che la riprendeva nuda sotto la doccia e che avrebbe dovuto pagare la somma di 500 euro per evitare che fosse condiviso ai suoi contatti Facebook.
La vittima, preoccupata delle possibili ripercussioni, pur accondiscendendo alla richiesta estorsiva, ha continuato tuttavia a ricevere altre richieste di danaro anche attraverso utenze telefoniche estere. Dall'analisi delle liste movimenti delle due carte ricaricabili al centro d'indagine è risultato che effettivamente erano presenti le operazioni di ricarica effettuate dalla donna, e che una delle due carte, quella attivata dalla donna, veniva usata negli stati africani del Benin e del Togo per eseguire pagamenti Pos a fronte di numerose altre ricariche in entrata provenienti presumibilmente da altre vittime.
Ciò fa infatti presumere agli investigatori che «gli indagati siano in contatto con organizzazioni subsahariane nel settore delle estorsioni esoteriche e delle truffe sentimentali». Entrambe le carte sono state bloccate così come le somme su esse giacenti, permettendo il recupero dell'intero importo versato dalla vittima. Nel corso di successive perquisizioni, delegate dalla Procura della Repubblica di Nuoro che ha coordinato le indagini ed eseguite da personale della Polizia Postale dei Compartimenti di Napoli e Reggio Calabria, alla fine di maggio scorso, sono state trovate numerose altre carte di credito ricaricabili sulle quali sono in corso ulteriori accertamenti volti a identificare altre vittime e altri complici.
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