Cerca

Mazze e testate, terrore a Barra

Mazze e testate, terrore a Barra

Agenti contusi e volanti danneggiate, denunciati due fratelli: uno di loro, Ciro Cavallaro, uccise un finanziere nel ’99

NAPOLI. Già da alcuni giorni seminavano il panico tra gli abitanti di Barra con atteggiamenti a metà tra il minaccioso e il goliardico. Ma sabato scorso due fratelli napoletani armati con mazze di legno, con diversi precedenti penali a carico, hanno esagerato. Prima infastidendo la titolare di un negozio, poi sfondando a testate il parabrezza di una Volante e infine mandando all’ospedale 6 poliziotti accorsi per riportare la calma nel quartiere. Alla fine, dopo essere stati portati via con la forza e accompagnati al cospetto di uno specialista ospedaliero, gli energumeni si sono calmati se la sono cavati con una denuncia a piede libero e una serie di segnalazioni inviate dal commissariato di zona alle autorità competenti.

Uno di essi, Ciro Cavallaro di 44 anni, 21 anni fa ammazzò un finanziere, Salvatore La Spezia, in strada in attesa della fidanzata: ci fu un alterco per una sigaretta, gli sfilò la pistola d’ordinanza e gli sparò alla testa. Già dalla comparsa in strada dei 2 fratelli si era capito che l’atmosfera del sabato pomeriggio non sarebbe rimasta tranquilla. Inizialmente il 42enne Alberto Cavallaro e il 44enne stavano infastidendo i passanti, minacciandoli con le gambe di legno di 2 sedie trasformate in una sorta di mazze da baseball. Ma ancora non era scattata nessuna aggressione. Il peggio è successo quando la loro attenzione si è rivolta al negozio gestito di una donna, preso di mira e colpito in più di un’occasione. L’esercente ha cominciato a gridare e così è scattato l’allarme. Inutile chiedersi il motivo della rabbia dei congiunti: gli stessi investigatori hanno concluso che non c’era alcuna ragione.

Non c’erano motivi di astio con la vittima: non si conoscevano né erano stati provocati. Sabato pomeriggio gli agenti del reparto prevenzione crimine Campania, intervenuti per primi e che hanno subito avvertito i colleghi del commissariato San Giovanni-Barra (guidato dal dirigente Alfredo Carosella, che ha pazientemente coordinato l’intervento per evitare problemi gravi di ordine pubblico) durante il servizio di controllo del territorio, nel transitare in corso Bruno Buozzi hanno notato numerose persone che correvano in strada e che hanno indicato loro 2 uomini. “Hanno delle mazze in mano”, correte”. Effettivamente i fratelli impugnando bastoncini che sembravano mazze da baseball e in quel momento stavano minacciando e aggredendo alcuni passanti e la titolare dell’attività commerciale. I poliziotti, giunti sul posto nel giro di pochi minuti, hanno quindi individuato i “sospetti”, ben in evidenza anche per il fisico robusto, che nel frattempo si erano disfatti delle armi improprie e accorgendosi dei poliziotti hanno iniziato a dare in escandescenze inveendo contro di loro, minacciandoli e colpendoli con calci e pugni fino a danneggiare l’autovettura di servizio prendendo il parabrezza a “frontate”.

Per rendersi conto della situazione basta immaginare il sangue, i pezzi di vetri a terra, le urla, la paura delle persone in strada. Alla fine però, con bravura gli uomini in divisa, pur se con non poche difficoltà, li hanno bloccati e tenuti in maniera da non poter più nuocere a nessuno. Hanno anche sequestrato le 4 mazze da baseball e hanno denunciato i fratelli di 42 e 44 anni per resistenza, minacce a pubblico ufficiale, lesioni e danneggiamento dei beni della pubblica amministrazione

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su Il Roma

Caratteri rimanenti: 400

Logo Federazione Italiana Liberi Editori