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Donna uccisa da un’overdose, il figlio di 15 mesi muore di fame legato in casa

Donna uccisa da un’overdose, il figlio di 15 mesi muore di fame legato in casa

Tragedia in una casa nel Tennessee dove un bambino è morto di fame e il cui corpo è stato trovato  legato in un seggiolino per auto.

La tragedia

Il piccolo era nella  della sua casa nel Tennessee  privo di vita e disidratato, dopo che sua madre è rimasta uccisa da un'overdose di metanfetamine e fentanyl (un oppioide sintentico).

Come riporta il sito Fanpage.it, Tiffany Spears, 32 anni, e suo figlio di 15 mesi, Nicholas Crowder, sono stati trovati morti all'interno della casa di Portland, a nord-est di Nashville, a febbraio, ma i risultati delle loro autopsie sono stati rilasciati solo lunedì 14 giugno.

Il medico legale, che ha giudicato entrambi i decessi come un incidente, ha detto che la Spears era deceduta diversi giorni dopo essere finita in overdose.

La dinamica

Non si conoscono bene i tempi della tragedia, ma  stato accertato che la causa di decesso sia legata alla fame e alla disidratazione.

Sorte meno crudele per la sua sorellina di tre anni, che è stata trovata viva all'interno della casa.

La piccola  sembrava avesse cercato di prendersi cura del bambino prima che morisse.

 

 

 

Muore annegato per salvare la sorellina

Il bimbo è riuscito a spingere la piccola a riva, ma poi è stato spazzato via. Il suo corpo - ha confermato l'ufficio dello sceriffo della contea di Linconln. - è stato recuperato ore dopo da una squadra di sommozzatori.

Chad Sneve, il padre di Ricky, ha detto che suo figlio, il maggiore di quattro fratelli, era una persona che faceva qualsiasi cosa per chiunque: "Era generoso, gentile e speciale, più di quanto io possa riuscire a spiegare".

 

Lascia il figlio di 11 mesi per uscire con gli amici: morto di fame

 

Lasciato solo, nella sua culla, per ben quattro giorni senza nessuno in grado di accudirlo, di dargli da mangiare o da bere. E così un bimbo di appena 11 mesi è deceduto: morto di fame e stenti. La madre – riferisce Il Giornale – è una venticinquenne: Olga Bazarova. La tragedia si è consumata in Russia, nella Siberia occidentale per la precisione.

La ragazza era andata a festeggiare e a bere con gli amici. In base a quanto accertato dai magistrati, la Bazarova sarebbe andata a trascorrere con i suoi amici quattro giorni di festeggiamenti e di consumo di alcol. Il bambino è rimasto, per tutto quel tempo, senza mangiare né bere, esclusivamente in compagnia della sorellina di tre anni.

Quest’ultima è riuscita a sopravvivere praticamente per miracolo in quanto anch’ella troppo piccola per provvedere a sfamarsi da sola. Il padre dei due minori era ed è tutt’ora in carcere.

 

Bimbo di 11 mesi morto di fame

 

Il figlio più grande della Bazarova – un bimbo di 7 anni avuto da una precedente relazione della donna -era stato affidato da lei, prima di andare a divertirsi, alle cure di una conoscente.

A scoprire il bambino di 11 mesi morto nella culla e la bimba agonizzante è stata la loro nonna. L’anziana aveva deciso di recarsi presso la casa di Olga in quanto preoccupata per il fatto che quest’ultima non rispondesse al cellulare.

Trovato il bimbo senza vita e la sorellina in gravi condizioni, la nonna ha allertato subito l’ambulanza. I medici sono riusciti a salvare la bambina che è stata ricoverata d’urgenza in terapia intensiva per grave malnutrizione. Per il bambino, invece, non c’è stato nulla da fare: deceduto per fame e disidratazione.

 

La Bazarova è finita sotto processo per assassinio di minore e ha subito ammesso la propria colpa ma ha cercato di alleggerire la propria posizione processuale affermando che non poteva prevedere che il bambino sarebbe morto.

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