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21 Giugno 2021 - 06:45
MALANAPOLIUno degli aggressori ha estratto un’arma da fuoco all’arrivo del 118. Rissa al Vomero con mazze e bottiglie: due 21enni finiscono in ospedale
NAPOLI. Napoli accoglie il ritorno in zona bianca con una notte in pieno stile “Arancia meccanica”. Succede nel cuore del quartiere Vomero, precisamente in piazza Quattro Giornate, dove due comitive di giovanissimi si sono affrontate, dopo un precedente scontro in via Rossini, a suon di mazze da baseball e bottigliate. A rendere ancora più esplosiva la miscela ci si è poi messa una pistola - non è dato sapere se a salve o autentica - che a un certo punto uno dei balordi ha estratto e puntato contro il mezzo di soccorso del 118 arrivato sulla scena. L’escalation di drammatici eventi si è consumata nel giro di appena quindici minuti. All’1,15 di domenica una pattuglia della polizia si precipita in via Rossini dopo aver ricevuto la segnalazione di una furibonda lite sulla pubblica via. Arrivati sul posto, gli agenti non trovano però più traccia degli “astanti”. Ma l’allarme non era infondato: il fronte di guerra di era infatti soltanto spostato in un altro punto del quartiere collinare. Il finimondo scoppia così in piazza Quattro Giornate, nei giardinetti antistanti lo Stadio Collana. È qui che i due gruppi continuano a darsele di santa ragione. Ad avere la peggio, essendo anche in inferiorità numerica, sono due 21enni, uno del rione Alto, l’altro della zona ospedaliera, i quali, dopo essere stati letteralmente pestati a sangue, provano a trovare riparo nella vicinissima caserma dei carabinieri. Al citofono trovano però soltanto il piantone che non può far altro che diramare l’allarme. La situazione è ormai fuori controllo. All’improvviso, però, ecco il provvidenziale arrivo di un’autoambulanza del 118. I sanitari, capita subito l’antifona, caricano a bordo i due feriti. I rivali non vogliono però mollare la presa e così scatta l’assalto anche ai danni del mezzo di soccorso: calci, pugni e tentativi di irruzione. A un certo punto uno dei balordi riesce a sbloccare il portellone laterale e, estratta la pistola che aveva con sé, la punta all’interno dell’abitacolo. Sembra l’apocalisse e forse lo è. L’autista dell’ambulanza riesce però ad trovare un ultimo, disperato slancio e, premendo a più non posso sull’acceleratore, porta in salvo l’equipaggio e i due feriti. Raggiunto il pronto soccorso dell’ospedale Cardarelli, arriva finalmente anche la polizia. Il bilancio della serata si è alla fine rivelato piuttosto pesante: enMALANAPOLIUno degli aggressori ha estratto un’arma da fuoco all’arrivo del 118 Pestati davanti la caserma, pistola contro l’ambulanza trambi i 21enni hanno riportato traumi cranici e uno dei due anche una seria lesione al tendine della mano sinistra. Per quest’ultimo la prognosi è stata stabilita in quaranta giorni, per l’amico in dieci giorni. Nessuno di loro ha comunque avuto bisogno di ricovero in ospedale. Sulla terrificante aggressione indaga adesso la polizia che, dopo aver raccolto la denuncia delle vittime, sta cercando di individuare eventuali telecamere che possano aver inquadrato la scena. Alla base del pestaggio ci sarebbe comunque il classico futile motivo, forse uno sguardo non gradito rivolto alla ragazza “sbagliata”. Sulla vicenda interviene intanto con parole di fuoco il dottor Manuel Ruggiero, presidente dell’associazione Nessuno tocchi Ippocrate: «Bastava un solo proiettile per fare esplodere il mezzo vista la presenza di bombole di ossigeno gassoso. Questa città non merita il 118, siamo peggio di una città irachena».
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