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25 Giugno 2021 - 14:50
Annunciano due giorni di agitazione, il 28 e 29 giugno, i circa 200 lavoratori delle Arciconfraternite di Napoli che denunciano «il rischio di restare disoccupati dopo che il Comune di Napoli ha revocato la concessione di suolo cimiteriale».
I lavoratori riferiscono di un «ultimo atto di questa querelle giocata sulla nostra pelle, la richiesta di riconsegna delle chiavi avvenuta attraverso atto ufficiale a firma dei dirigenti delle aree di specifica competenza del Comune».
Secondo i lavoratori delle Arciconfraternite la scelta del Comune di Napoli è «scellerata» e «non tiene conto del fatto che circa 200 famiglie che dipendono da questi servizi verranno sbattute fuori per un braccio di ferro Comune-Curia che di fatto vede loro come la parte maggiormente penalizzata. Il non tener conto dei lavoratori in questa querelle è un atto lesivo della dignità umana e ancor più grave il fatto che venga perpetrato sotto un'amministrazione che della tutela del lavoro e dei diritti delle persone ha fatto vessillo, e speriamo non solo a scopo di propaganda».
Per questo motivo nei prossimi giorni i lavoratori organizzeranno presidi e mobilitazioni sotto le sedi del Comune e della Curia volte ad attirare l'attenzione sulla loro vertenza.
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