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26 Giugno 2021 - 07:00
Si è riproposta la contrapposizione tra la zona “di sopra” e quella “di sotto”
NAPOLI. La rivincita dei vecchi ras e il ritorno della contrapposizione tra “Miano di sopra” e “Miano di sotto”, anche se con altri personaggi a capo dei due gruppi di malavita. Ecco ciò che sta succedendo a Miano secondo gli investigatori più esperti, pronti a cogliere ogni segnale proveniente dal territorio. Al di là dei cambi di casacca, importanti per stabilire chi sta con chi, la situazione si è nuovamente cristallizzata a partire dai contrasti da coloro che hanno sostituito i Balzano-Scarpellini e i Cifrone, finiti dietro le sbarre grazie a distinte operazioni delle forze dell’ordine coordinate dalla Dda. In questa guerra è stato coinvolto, come vittima, il 30enne Antonio Avolio, ucciso all’ora di pranzo dell’altro ieri nel Rione San Gaetano,
Non era un inesperto, avendo frequentato da giovane i Lo Russo, ma probabilmente negli ultimi giorni si è fidato di qualcuno che l’ha tradito. È una delle ipotesi al vaglio degli inquirenti, che riflettono su una circostanza: il suo comportamento, a mezzogiorno di giovedì, sembrava quello di chi non ha nulla da fare e gira in motorino da solo, tant’è vero che aveva appena mangiato uno spuntino quando sono comparsi i sicari. Invece è possibile che avesse un appuntamento in strada e invece degli amici, nel caso in cui l’ipotesi trovasse conferma, sono arrivati i nemici. In via Teano a Piscinola, all’incrocio con via comunale Piscinola, Antonio Avolio ha incontrato la morte. Era in sella a un motociclo Honda SH procedendo a velocità di crociera, tant’è vero che aveva mangiato lo spuntino mentre guidava, quando sono comparsi i sicari, anch’essi su un “due ruote”.
Si sono affiancati alla vittima e hanno fatto fuoco 3 volte. Il 30enne è stato ferito da 2 colpi d'arma, uno dei quali gli ha trapassato la guancia sinistra fuoriuscendo dalla nuca mentre l’altro lo ha centrato al braccio dallo stesso lato. Inutile si è rivelato ogni soccorso: l’uomo è rimasto a terra in strada, dove l’ha esaminato per un primo accertamento il medico legale. Nel frattempo sono partite le indagini condotte dai carabinieri del Nucleo investigativo del comando provinciale di Napoli e della compagnia Stella. I primi ad accorrere sono stati i carabinieri della stazione di Secondigliano che hanno sentito distintamente 2 esplosioni. A circa 100 metri, erano impegnati in un servizio di ordine pubblico per lo sgombero di alcune case occupate. Invece nel luogo dell'omicidio nessuno aveva sentito gli spari.Antonio Avolio a dicembre 2016 insieme a un complice per estorsione e nel 2020 era stato scarcerato dal penitenziario di Tolmezzo (Udine), tornando completamente libero. Ma a giudicare dall’agguato nei suoi confronti non era uscito dal giro malavitoso
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