Cerca

Fi e FdI avvertono: «Maresca non imiti Luigi de Magistris»

Fi e FdI avvertono: «Maresca non imiti Luigi de Magistris»

Immediate reazioni dopo l’adesione del presidente della seconda Municipalità, Chirico

NAPOLI. La sua presenza al comizio di Catello Maresca a Ponticelli non era passata inosservata. Già in quell’occasione Francesco Chirico, presidente della seconda Municipalità di Napoli, già componente del coordinamento nazionale di demA, aveva in pratica annunciato il proprio sostegno al magistrato a patto che non fosse appoggiato dal centrodestra. Il rigetto dei simboli da parte del candidato civico ha indispettito Forza Italia, Fratelli d’Italia e Lega, in particolare i primi due, che sembrano sempre più lontani da qualsiasi intenzione di sostenere Maresca.

Creando quello scenario preconizzato da Chirico. La sua adesione, però, non lascia indifferente in partito di Berlusconi. Il coordinamento cittadino non usa mezzi termini: «Se Maresca continua a prendere questi trasformisti di de Magistris sarà un de Magistris trasformato, null’altro». Di qui la richiesta di dimissioni dalla carica di presidente della Municipalità che abbraccia Avvocata, Montecalvario, Mercato, Pendino, Porto e San Giuseppe: «Chirico, uomo di de Magistris e della rivoluzione arancione, ha scelto di cambiare schieramento, di fare un’operazione trasformista lasciando la coalizione che lo ha eletto. Ora sia conseguente e si dimetta subito, per evitare di dare l’impressione di aver compiuto solo un’operazione personale e tipica di chi abbandona la nave che affonda».

Ed Edmondo Cirielli, parlamentare di Fratelli d’Italia, è chiaro: «Maresca vorrebbe imitare Luigi De Magistris, riciclando anche autorevoli esponenti del suo movimento, ma temo che la mancanza di chiarezza lo porterà a risultati più simili a quelli di Ingroia». Ma Salvatore Varriale, dell’associazione Insieme ci siamo, replica a stretto giro: «Il trasformismo è da bandire ed hanno ragione i partiti che chiedono chiarezza, altra cosa è coinvolgere le migliori energie della città in un progetto nuovo, civico, inclusivo. In questa direzione, l’adesione di Francesco Chirico al progetto di Catello Maresca, rappresenta un valore aggiunto. La serietà del percorso, e vale per tutti, si misurerà sull’impegno e sulle idee che si metteranno in campo per la città, nell’esclusivo interesse dei cittadini».

Il tutto in una settimana che potrebbe essere decisiva per le scelte definitive del centrodestra a Napoli. Fratelli d’Italia, che come Forza Italia non ha intenzione di rinunciare al proprio simbolo, ha sempre pronto il nome di Sergio Rastrelli per la corsa a sindaco. La Lega, dal canto proprio,sembra maggiormente incline a perseguire fino all’ultimo la strada dell’appoggio a Maresca ma la dichiarata avversione del magistrato per i simboli potrebbe mettere, come detto, la coalizione nella condizione di putare su un altro nome. E dal Partito liberale europeo di Napoli e della Campania arriva un appello alla coalizione di centrodestra: «Se il centrodestra vuole tornare ad essere centrale e di riferimento nella città partenopea, questo può accadere soltanto se riprende ad ascoltare i bisogni dei territori. Ceto medio, famiglie e mondo produttivo devono essere il megafono per riuscire ad avere la speranza di allontanare la sinistra da Palazzo San Giacomo. Deve, il centrodestra, evocare una speranza di buona politica, non dare l’idea di volere puntare solo ad una strategia nazionale come vorrebbe Fratelli d’Italia. Il risultato si può sempre raggiungere senza protagonismi che non hanno aiutato mai la politica locale».

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su Il Roma

Caratteri rimanenti: 400

Logo Federazione Italiana Liberi Editori