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28 Giugno 2021 - 19:31
«Sono onorato che ci sia attenzione da parte di Forza Italia, nei confronti dei cui dirigenti ho la massima stima. Mi auguro ancora che le ragioni di aggregazione del centrodestra continuino a prevalere sulle possibili spinte di frammentazione, tipiche della sinistra che vive di convenienza mentre il centrodestra si è sempre contraddistinto per una forza di coalizione». Così Sergio Rastrelli commenta all'Adnkronos l'apertura espressa dal coordinamento cittadino di Napoli di Forza Italia, che giudica le distanze con Catello Maresca «ormai incolmabili» annunciando il via al confronto «con Sergio Rastrelli e con le altre civiche e partiti di centrodestra».
Il nome di Sergio Rastrelli come candidato sindaco di Napoli era stato fatto da Fratelli d'Italia già a febbraio, prima della discesa in campo dell'opzione “civica" di Maresca attorno alla quale però non si è sciolto il nodo della presentazione dei simboli dei partiti. La candidatura di Rastrelli è quindi tornata a farsi strada e oggi incassa il sì di Forza Italia, mentre la Lega è alla finestra.
«La mia posizione - spiega Rastrelli - fin da quando ho dato la mia disponibilità quando mi è stato richiesto da Fratelli d'Italia e in particolare da Giorgia Meloni, è questa: io sono a disposizione del centrodestra perché mi ritengo uomo del centrodestra e, peraltro, mi ritengo uomo del centrodestra allargato e aggregante, nelle condizioni quindi di poter andare anche oltre il perimetro tradizionale. Nella stessa logica, però, ritengo che proprio per le necessità della città non è tempo di protagonismi personali, per cui io sono in attesa che con la massima serenità i leader del centrodestra si confrontino su quella che ritengono essere la migliore proposta per Napoli».
Rastrelli sottolinea quindi l'importanza che «la mia candidatura, che rimane nella disponibilità di Meloni che l'ha proposta, non risulti in alcun modo divisiva. Sono uomo di grandissima franchezza e anche di grandissima chiarezza, quindi la mia disponibilità resta ed è assoluta. La cosa che non tollero sono le posizioni che generano confusione e sconcerto».
Secondo Rastrelli «la precondizione per un ottimo candidato di centrodestra è che il nuovo governo cittadino si presenti prima, e agisca poi, nel segno dell'assoluta discontinuità con il passato, con tutte le esperienze fallimentari degli ultimi 40 anni. Io parto quindi dal presupposto che il candidato ideale, a prescindere dalle persone, sia un candidato in grado di coniugare buon civismo, quindi l'apertura a mondi esterni e ad esperienze più ampie rispetto al centrodestra tradizionale, e sana politica. Questo significa - conclude Rastrelli - che la proposta che viene poi avanzata alla città sia una proposta che abbia un orizzonte politico riconoscibile, perché la cosa che Napoli non si può permettere è l'improvvisazione politica, una posizione non nitida che genera sconcerto nell'elettorato, una dinamica di flussi e riflussi che non fa bene alla città».
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