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Da Napoli al Nord per rapinare Rolex, scacco alla gang: 4 arresti

Da Napoli al Nord per rapinare Rolex, scacco alla gang: 4 arresti

L’OPERAZIONEViaggiavano su un furgone, fittavano un appartamento, poi agivano in sella a moto

Sette gli indagati, “traditi” dalle telecamere. Due sono finiti ai domiciliar

 

NAPOLI. Da Napoli a Firenze e Torino in autostrada con un furgone come normali turisti. Ma una volta arrivati nelle due città, i componenti di un gruppo di rapinarolex prendevano un appartamento in affitto e si organizzavano per compiere assalti ad automobilisti con orologi di valore al polso. Poi tornavano all’ombra del Vesuvio, sicuri di non essere stati riconosciuti né identificati. Invece i carabinieri della compagnia di Firenze, guidati dal maggiore Antonino Piccione, erano sulle loro tracce e in collaborazione con i colleghi del comando provinciale di Napoli, hanno arrestato quattro dei sette indagati. Tre di essi sono incensurati: Salvatore Lezzi, 52enne di Montesanto; Giovanni Vaccaro, 30enne di Poggioreale; Giovanni Capasso, 24enne di Montecalvario; mentre Rocco Tommaselli, 31enne dei Tribunali, era già conosciuto dalle forze dell’ordine. Il primo e il quarto sono finiti in carcere, gli altri 2 ai domiciliari. Per gli irreperibili sono in corso ricerche serrate per rintracciarli. L’altro ieri i carabinieri hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare, disposta dal gip presso il Tribunale di Firenze Giampaolo Boninsegna su richiesta della Procura della Repubblica del capoluogo toscano (sostituto procuratore Christine von Borries), nei confronti degli indagati per rapina aggravata in concorso. Il provvedimento è stato emesso nell’ambito di un’articolata indagine, avviata nel mese di aprile 2021 e condotta dal nucleo operativo della compagnia di Firenze, che ha consentito di acquisire gravi indizi in relazione a due rapine di altrettanti orologi di valore (Rolex), ai danni di una donna a Firenze (il 23 aprile scorso) e di un uomo a Torino (20 maggio), per un valore complessivo di circa 15mila euro. IL MODUS OPERANDI. L’attività investigativa, condotta con l’acquisizione di filmati di videosorveglianza e corroborata anche da intercettazioni telefoniche, ha evidenziato l’operatività del gruppo di origini napoletane che agiva con un determinato e organizzato modus operandi. Gli indagati, pianificando mirate trasferte giornaliere e muovendosi, per lo più, a bordo di furgoni presi a noleggio al cui interno c’erano almeno due motocicli di grossa cilindrata intestati a prestanome compiacenti. I “mezzi” venivano utilizzati, in un arco orario piuttosto ristretto (un’ora circa), per seguire le vittime e nel momento ritenuto più favorevole rapinarle degli orologi da polso in stradaLe investigazioni hanno permesso di recuperare un orologio Rolex del valore commerciale di €10.000, provento della rapina perpetrata nella città di Torino, rinvenuto nella disponibilità di alcuni componenti del gruppo, sottoposti a controllo poco dopo l’evento criminoso lungo l’autostrada A1, nei pressi del casello di Firenze Sud, mentre stavano ritornando nel capoluogo campano. In quell’occasione scattarono solo denunce a piede libero per non compromettere l’inchiesta nel suo complesso. Nel corso delle attività sono stati posti sotto sequestro capi di vestiario corrispondenti a quelli utilizzati da alcuni indagati in occasione degli eventi criminosi.

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