Tutte le novità
03 Luglio 2021 - 07:00
Spettacolare blitz nel Borgo Sant’Antonio Abate, Alessandro Catalano bloccato con un chilo di “erba”
NAPOLI. Tra i vicoli del centro storico di Napoli scatta l’ennesima operazione antidroga e la zona del “Buvero” si conferma ancora una volta come una delle più calde sotto il profilo degli affari criminali. Grazie a un chirurgico blitz-lampo la polizia di Stato è infatti riuscita a disarticolare la “piazza” gestita da Alessandro Catalano, vecchia conoscenza delle forze dell’ordine per reati contro il patrimonio. Il 45enne del Borgo Sant’Antonio Abate da qualche tempo sembra però aver deciso di allargare il raggio d’azione dei propri, poco rassicuranti, affari: non a caso gli uomini in divisa hanno trovato nella sua disponibilità qualcosa come un chilo di “erba” già frazionata in bustine e pronta per essere venduta al dettaglio.
L’operazione è scattata giovedì pomeriggio e ha visto entrare in azione gli esperti agenti del commissariato Vicaria-Mercato, i quali durante un servizio di contrasto allo spaccio di sostanze stupefacenti hanno effettuato una perquisizione al civico 141 di via Sant’Antonio Abate, all’interno dell’abitazione di un uomo già sottoposto agli arresti domiciliari per rapina. Quello che doveva essere un normale controllo si è però ben presto trasformato in una spettacolare operazione. All’arrivo dei poliziotti Catalano ha infatti lanciato da una delle finestre della propria abitazione uno zaino al cui interno erano state riposte numerose buste contenenti un chilo circa di marijuana, quattro bilancini e diverso materiale per il confezionamento della droga. Il tentativo del pusher di riuscire a farla franca non è però andato a buon fine.
La polizia aveva infatti già cinturato la palazzina e il lancio non è ovviamente passato inosservato. Alessandro Catalano, 46 anni da compiere il prossimo settembre, è stato arrestato per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. La droga nascosta nello zaino è stata invece sottoposta a sequestro in attesa delle analisi di laboratorio. Le indagini sul caso potrebbero comunque non essere ancora chiuse. Al momento non è infatti ancora chiaro se Catalano custodisse quel chilo di droga per conto terzi o se davvero, vista la detenzione domiciliare alla quale si trovava sottoposto, avesse deciso di dedicarsi a tempo pieno allo smercio di stupefacenti.
Sul punto, il diretto interessato non ha comunque fornito alcuna spiegazione, motivo per il quale gli investigatori del commissariato Vicaria-Mercato continueranno a scandagliare il suo recente passato e la sua rete di conoscenze. Il 45enne non risulta però - è bene precisarlo - in alcun modo collegato a organizzazioni di tipo mafioso. Quest’ultima circostanza nulla toglie, comunque, al fatto che il Borgo Sant’Antonio continui a essere ancora oggi una delle zone più a rischio sotto il profilo delle fibrillazioni camorristiche. A lungo controllato dalla “paranza dei bambini” capeggiata dal clan Sibillo dei Decumani, da qualche tempo il “Buvero” sembra essere tornato nelle mire del temibile clan Mazzarella. Nei mesi scorsi non sono infatti mancati ferimenti e stese: raid sui quali sono ancora in corso accertamenti di natura investigativa.
Copyright @ - Nuovo Giornale Roma Società Cooperativa - Corso Garibaldi, 32 - Napoli - 80142 - Partita Iva 07406411210 - La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo - Il giornale aderisce alla FILE (Federazione Italiana Liberi Editori) e all'IAP (Istituto di autodisciplina pubblicitaria) Tutti i diritti sono riservati. Nessuna parte di questo giornale può essere riprodotta con alcun mezzo e/o diffusa in alcun modo e a qualsiasi titolo