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04 Luglio 2021 - 07:00
Michele Ortone centrato da un colpo di pistola alla gamba. Specialista in truffe on line, è stato accostato al clan Esposito
NAPOLI. Nel giro di nove mesi si è ritrovato, suo malgrado, a balzare per ben due volte alla ribalta dalla cronaca nera locale. A ottobre scorso era stato arrestato, ma poi rilasciato, con l’accusa di aver accoltellato l’amico Salvatore Spagnuolo - una strana storia di truffe con Postepay sulla quale sono ancora in corso accertamenti - mentre ieri è toccato a lui vestire gli scomodi panni di vittima. Michele Ortone, 21enne di Pianura, è stato centrato da un colpo di pistola mentre si trovava alla guida del proprio scooter. Giunto sanguinante, ma vigile e con i propri mezzi, al pronto soccorso dell’ospedale San Paolo, il giovane ha sostenuto di essere stato vittima di un tentativo di rapina vicino allo Stadio San Paolo. Una versione dei fatti, la sua, che sembra però non convincere più di tanto gli investigatori ai quali è stato affidato il caso. Nonostante la giovanissima età quello di Ortone è già un volto ben noto agli archivi delle forze dell’ordine. Alla fine dello scorso anno il presunto specialista delle truffe informatiche era stato arrestato dopo l’accoltellamento dell’amico: l’aggressione venne anche ripresa da alcuni residenti e in poche ore le immagini fecero il giro del web. La sua permanenza in cella è però durata molto poco: giusto il tempo che venisse celebrata l’udienza di convalida, al termine della quale Ortone venne rispedito a casa. Passati nove mesi da quell’episodio, il giovane pianurese sembra però non essere riuscito granché a tenersi lontano dai guai. E ieri pomeriggio deve essersela vista davvero brutta.
Il 21enne è infatti arrivato all’ospedale di via Terracina con una ferita d’arma da fuoco alla gamba sinistra. Segno inequivocabile che chi l’ha ferito non voleva ucciderlo, ma non è comunque neanche andato tanto per il sottile. Il movente del raid resta però tutto da inquadrare. Interrogato nell’immediatezza dei fatti dai poliziotti del commissariato San Paolo, Michele Ortone ha spiegato di essere stato affiancato da due uomini che gli avrebbero intimato di consegnare loro il motorino sul quale viaggiava. La vittima designata non avrebbe però abbassato la testa e davanti al suo tentativo di reazione i balordi avrebbero fatto fuoco puntando verso il basso. Il tutto sarebbe avvenuto in una non meglio precisata strada nei dintorni dello Stadio San Paolo: in zona gli agenti di piazzale Tecchio non hanno però trovato alcuna traccia ematica o bossoli. Segno che la sparatoria è forse avvenuta in tutt’altra zona.
Magari proprio a Pianura, quartiere che ormai da alcune settimane è dilaniato da un feroce scontro tra i Calone-Marsicano e gli emergenti Carillo. Michele Ortone, nonostante i suoi precedenti guai con la legge, non viene però considerato negli ambienti investigativi come un criminale di rango, anzi. Fino a qualche mese fa il giovane pianurese è stato però visto accompagnarsi spesso con alcuni esponenti di primo piano del clan Esposito di Bagnoli, in particolare con l’allora ras Yuseff Aboumouslim, uomo di massima fiducia, oltre che parente, del boss Massimiliano “’o scognato”: prima, ovviamente, di passare tra le fila dei collaborato ri di giustizia. Non è dunque da escludere che il ferimento di Ortone possa essere maturato in un contesto più “ampio”. Ad ogni modo il 21enne, ricevute le medicazioni del caso, nel tardo pomeriggio è stato poi trasferito all’ospedale San Giovanni Bosco, dove resta ricoverato ma non in pericolo di vita. Acquisite inoltre le immagini registrate da diverse telecamere di Fuorigrotta.
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