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07 Luglio 2021 - 14:44
«Occorre un forte risveglio delle nostre coscienze, non alimentando più l'iniquità del male, opponendoci alle richieste estorsive, denunciando l'usura, denunciando l'arroganza e le ingiustizie». Così don Mimmo Battaglia, arcivescovo di Napoli, che sui canali social della Chiesa di Napoli ha rilanciato la preghiera pronunciata ieri nella parrocchia Sant'Alfonso Maria de' Liguori e San Gerardo, nel quartiere Miano a Napoli.
L'arcivescovo di Napoli fa sue «le parole di un combattente per la giustizia, Martin Luther King: 'Non mi spaventa il rumore dei violenti, ma il silenzio degli uomini onesti'. La prima mafia si annida nell'indifferenza, nella superficialità, nel puntare il dito senza far nulla e girarsi dall'altra parte. L'omertà uccide. La politica deve dimostrare che lo Stato c'è. Non solo le forze dell'ordine a cui va la nostra gratitudine, ma gli investimenti e il lavoro lo dimostreranno realmente. Voltare pagina è possibile, se tutti ci sentiremo coinvolti».
Don Mimmo Battaglia si è rivolto poi «a chi crede di gestire il territorio con la violenza e le armi»; a loro «possiamo offrire il nostro dolore, la nostra rabbia ma non la nostra resa. A questa gente diciamo: se avete bisogno di noi siamo qui, se avete bisogno di speranza ne siamo pieni. Se non riuscite a credere in una terra migliore, noi vi potremmo far sentire la fragranza di questa idea»".
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