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Pianura, azzerata “piazza” di cocaina

Pianura, azzerata “piazza” di cocaina

Blitz in un appartamento di via Cardano, in manette lo specialista Antonio Musto: trovati anche oltre 6.600 euro

Impiantare una piazza di spaccio di cocaina a poche centinaia di metri di distanza dal commissariato di zona si è rivelata un’idea a dir poco pessima. Gli affari di Antonio Musto, 30 anni compiuti a febbraio, sono così andati a farsi benedire non appena la polizia ha iniziato a notare un costante viavai di pregiudicati nei pressi dell’abitazione di via Girolamo Cardano nella quale si era da poco trasferito.

Ai detective dell’ufficio di via Simeoli è bastato così qualche giorno di appostamenti mirati e aspettare il momento giusto per entrare in azione. Scattato il blitz nell’appartamento al terzo piano del civico 15, i riscontri non si sono fatti attendere: sotto sequestro sono infatti finiti oltre quaranta grammi di “neve” e quasi 7mila euro di dubbia provenienza.

L’operazione è scattata mercoledì pomeriggio e ha visto ancora una volta entrare in azione i poliziotti del commissariato Pianura (dirigente Arturo De Leone, ispettore superiore Ernesto Lepre), i quali al termine di un’indagine lampo finalizzata al contrasto dello spaccio di sostanze stupefacenti hanno effettuato una perquisizione in via Girolamo Cardano nell’abitazione dell’uomo che già da qualche giorno stavano tenendo sotto osservazione. Agli uomini della Polstato è così bastato attendere che un noto pregiudicato della zona si recasse da Musto a fare delle “compere” per entrare in azione.

Pedinato l’acquirente, gli agenti si sono così materializzati alla porta del pusher che a quel punto non ha potuto far altro che alzare bandiera bianca. Sul tavolo della cucina e all’interno di un borsello gli agenti hanno recuperato 55 involucri e una bustina contenenti 45 grammi circa di cocaina, un bilancino di precisione e 6.635 euro, denaro di cui Musto non ha saputo giustificare il possesso né spiegare la provenienza.

Per il 30enne pianurese, dopo le formalità di burocratiche di routine in commissariato, è così scattata l’accusa di detenzione di stupefacenti ai fini di spaccio e a strettissimo giro di posta l’accompagnamento nella casa circondariale di Poggioreale. Al netto dell’operazione perfettamente riuscita, le indagini sul caso potrebbero comunque non essere ancora del tutto concluse. Quello di Antonio Musto è del resto un volto più che noto agli archivi delle forze dell’ordine. Il 30enne è stato infatti già arrestato, sempre per droga, sette anni fa.

Da allora di acqua sotto i ponti ne è passata parecchia, ma lo specialista dello spaccio avrebbe sempre mantenuto una propria indipendenza rispetto ai gruppi criminali attivi a Pianura: Musto non risulta infatti organico a nessuno dei clan del quartiere. Ciò non toglie che potrebbe comunque avere dei rapporti con alcuni personaggi di spicco della mala locale per quanto riguarda i canali di fornitura: ed è proprio su quest’aspetto che gli investigatori della squadra giudiziaria del commissariato di Pianura cercheranno di fare luce da qui ai prossimi giorni.

L’attenzione della polizia sulle basi di spaccio del quartiere ovest di Napoli resta intanto ancora oltre i livelli di guardia. Da mesi è infatti in atto un violento scontro che vede contrapporsi gli agguerriti gruppi Carillo e Calone-Marsicano.

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