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10 Luglio 2021 - 17:13
Tragedia nello Stato americano del Kansas, un bambino di tre anni è morto in seguito a una procedura odontoiatrica dal dentista.
La giovane vittima, secondo quanto riportato dai media locali, si chiamava Abiel Zapata-Valenzuela.
«Possibile reazione a un medicinale»
Secondo la ricostruzione dei giornali, la polizia di Wichita ha ricevuto una segnalazione verso le 8 del mattino.
Qualcuno aveva chiamato il 911, per dire che un bambino era svenuto durante una procedura odontoiatrica.
All’arrivo dei soccorritori il piccolo è stato subito portato in ospedale, dove però purtroppo i medici non hanno potuto far nulla per salvarlo.
Abiel si sente male dal dentista e muore
Si ritiene che il bambino possa aver avuto una reazione ai medicinali utilizzati, durante la procedura dal dentista. Nessuna indagine per il momento è stata aperta sul caso.
In seguito alla tragedia è stata aperta una raccolta fondi su GoFundMe, per aiutare la famiglia del bambino.
“Come forse sapete Abiel, il figlio di Angel e Nancy, ora riposa tra le braccia di Dio.
Come genitore non posso assolutamente immaginare il dolore di perdere un figlio.
La famiglia ha adesso bisogno di tempo e desidero che non si preoccupino delle spese”, si legge in una dichiarazione su GoFundMe.
“Qualsiasi donazione fatta andrà direttamente alla famiglia e sarà utilizzata per aiutare a coprire le spese che dovranno sostenere in questo momento difficile”, si legge ancora.
Quella del bambino viene descritta come una famiglia umile e i genitori persone che non chiedono aiuto agli altri: “Qualsiasi aiuto è apprezzato”.
Mamma e figlia nel passeggino investite da un furgone
Ancora sangue sulla via Cassia. Giovedì mattina intorno alle 8,45 una mamma di 39 anni, con la bimba di quasi 3 sul passeggino, e il cagnolino al guinzaglio, è stata travolta da un furgone Peugeot mentre stava attraversando all’altezza del civico 746.
Un botto sordo, le urla, un miracolo che nessuno dei tre abbia riportato ferite serie.
La donna, sotto choc, è stata portata in codice rosso (d’obbligo in caso di investimento) al Gemelli, la piccola, con abrasioni sul volto, al Bambino Gesù e l’animale in clinica veterinaria.
Dei rilievi si stanno occupando gli agenti del XV Gruppo Cassia.
Da una prima ricostruzione parrebbe che la famigliola non fosse sulle strisce pedonali, come emerso invece in prima battuta.
Ma la dinamica è ancora tutta da verificare.
Martedì sera a un chilometro di distanza era morto Edoardo Moschini, ristoratore e imprenditore 36enne di origini torinesi.
Stava tornando a casa, in via San Godenzo, in sella al suo Yamaha, quando un Doblò lo ha spazzato via improvvisamente ,durante un sorpasso a dir poco azzardato.
L’impatto frontale non ha lasciato scampo a Edoardo
Il 52enne al volante del Doblò è risultato positivo ai test dell’alcol e della droga.
In mattinata gli amici e i familiari hanno sistemato una grande bandiera italiana su un pino in corrispondenza del punto dell’incidente, ai piedi dell’albero mazzi di fiori.
Ieri sera sono tornati per appendere una tela con la gigantografia di Edoardo.
«Sulla via Cassia urgono da anni lavori di messa in sicurezza importanti, afferma Nicoletta Quinziani, presidente del comitato di quartiere Cassia Tomba di Nerone, sia per quanto riguarda gli attraversamenti, vista anche la presenza di tante scuole, che per il tratto compreso tra via Oriolo Romano e Corso Francia.
Qui addirittura manca il marciapiede, la trasformazione delle due corsie in una singola, non è adeguatamente segnalato e le radici dei pini ai lati devastano la carreggiata.
Nonostante sia una strada urbana, la conformazione ti porta a correre e il pericolo è elevatissimo.
Per questo chiediamo che il Municipio apra un tavolo di discussione con tutti gli enti interessati per progettarne la messa in sicurezza».
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