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Agguato a Cavalleggeri d’Aosta

Agguato a Cavalleggeri d’Aosta

Simone Pagliarulo, centrato da due colpi di pistola, è grave in ospedale. Al setaccio i suoi contatti con i Giannelli

NAPOLI. È una luna sempre più insanguinata quella che sovrasta le notti napoletane. Dopo la guerriglia scoppiata in città in occasione della vittoria degli Europei, un agguato dai contorni a dir poco misteriosi si è consumato a Cavalleggeri d’Aosta, nel cuore della periferia ovest, altro fronte rovente delle fibrillazioni malavitose in atto nel capoluogo. Ad avere la peggio, centrato da due colpi di pistola, è stato il 27enne Simone Pagliarulo, incensurato con qualche amicizia “a rischio”, che si trova adesso ricoverato all’ospedale San Paolo: la prognosi è riservata, ma il giovane non viene ritenuto dai sanitari in pericolo di vita. L’allarme è scattato poco dopo la mezzanotte di ieri.

È intorno a quell’ora, infatti, che alcuni residenti di via Venezia Giulia contattano la polizia segnalando l’esplosione di alcuni colpi d’arma da fuoco e la presenza, sul selciato, di un ragazzo sanguinante. All’arrivo degli agenti la scena si presenta in tutto il proprio orrore: Pagliarulo, ferito all’addome e alla natica, è in preda a dolori lancinanti, ma ancora cosciente. Scatta dunque il disperato trasporto all’ospedale di via Terracina, dove la vittima viene subito sottoposta a un delicato intervento chirurgico. Ascoltato nell’immediatezza dei fatti, il 27enne ha spiegato con un filo di voce di non avere la minima idea di chi fossero i suoi sicari. Pagliarulo si è infatti limitato a sostenere che mentre stava rincasando a piedi è stato affiancato da due uomini in scooter che senza profferire parola hanno subito premuto il grilletto puntando verso il basso.

Segno che l’intenzione del commando non era quella di ucciderlo, ma di lanciargli un avvertimento. Per quale motivo resta però tutto da capire. Sul punto, le indagini della polizia sono già partite e per questo motivo le forze dell’ordine hanno anche acquisito le immagini registrate da alcune telecamere della zona. Gli investigatori stanno ovviamente passando al setaccio anche la rete di amicizie e conoscenze della vittima. Simone Pagliarulo non ha alle spalle guai giudiziari, ma da qualche tempo è stato avvistato in zona in compagnia di alcuni giovani esponenti del clan Giannelli. Semplici contatti di circostanza o c’è anche dell’altro? I sospetti della polizia si stanno intanto focalizzando sulle piccole, ma ancora ben remunerative piazze di spaccio, attive nel quartiere. Non è da escludere, infatti, che l’agguato possa essere maturato nell’ambito di qualche regolamento di conti scaturito da questioni di droga.

La zona di Cavalleggeri d’Aosta, dopo la cattura del ras Alessandro Giannelli, viene attualmente ritenuta sotto il controllo del gruppo Bitonto. Non a caso i fari delle forze dell’ordine si stanno orientando con sempre maggiore insistenza, e ormai da settimane, sugli ultimi movimenti di Luigi “provolino”, che dopo aver saldato di recente il proprio debito con la giustizia avrebbe organizzato una propria cerchia di fedelissimi pronti a spalleggiarlo. Sempre in zona qualche tempo fa erano stati esplosi anche dei colpi di fucile in via Giacinto De Sivo, un avvertimento - secondo fonti investigative - che sarebbe stato rivolto proprio nei suoi confronti.

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