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16 Luglio 2021 - 11:22
Il Comando provinciale della Guardia di Finanza di Napoli, su disposizione del gip del Tribunale di Napoli, ha eseguito un provvedimento cautelare che dispone gli arresti domiciliari nei confronti dei rappresentanti legali di due centri diagnostici e la misura interdittiva dall'esercizio dell'attività per un anno nei confronti di due medici convenzionati con l'Asl Napoli 1 Centro.
Le indagini, coordinate dalla Procura di Napoli, scaturiscono da una denuncia presentata dalla stessa Asl Napoli 1 Centro e sono state condotte dalle Fiamme Gialle del 2° Nucleo operativo metropolitano e hanno permesso di far luce su un'associazione per delinquere finalizzata alla truffa che, falsificando le prescrizioni mediche di esami diagnostici, otteneva indebiti rimborsi da parte del Servizio sanitario nazionale.
I rappresentanti legali sono padre e figlio, residenti a Napoli, e i medici operano in strutture sanitarie del capoluogo. Il meccanismo architettato consisteva nella prescrizione di costosi esami diagnostici di laboratorio, in codice di esenzione, nei confronti di soggetti che di fatto erano totalmente ignari delle prescrizioni a loro nome.
In questo modo, i due laboratori potevano chiedere fraudolentemente il rimborso delle somme a carico del Servizio sanitario nazionale per esami diagnostici in realtà mai eseguiti. Sono stati sentiti in atti oltre 100 pazienti i quali hanno disconosciuto le prescrizioni a loro nome e persino affermato, in molti casi, di non essersi mai recati in quei centri diagnostici.
Le prescrizioni sanitarie esaminate hanno permesso ai due laboratori di analisi di richiedere ed ottenere un indebito rimborso pari a oltre 58mila euro, per cui la Guardia di Finanza ha potuto procedere a sequestri per valore equivalente a carico degli indagati.
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