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16 Luglio 2021 - 16:34
Il gup di Napoli Anna Tirone (17esima sezione) ha assolto per non avere commesso il fatto il 36enne Enrico La Salvia, ritenuto dalla Dda appartenente al clan Sequino del rione Sanità di Napoli, accusato di avere ucciso Antonio Bottone, un ragazzo di appena 20 anni estraneo agli ambienti criminali, colpito a morte per errore, durante un agguato scattato la sera del 6 novembre 2016, a Napoli, davanti a una cornetteria.
L'unica colpa di Antonio, raggiunto da un colpo di pistola calibro 7,65 alla testa, fu quella di essere amico del vero obiettivo dell'agguato, Daniele Pandolfi, ritenuto legato alla famiglia malavitosa dei Vastarella, rimasto ferito nel raid.
Il pm antimafia di Napoli Urbano Mozzillo, che aveva chiesto l'ergastolo per l'imputato e una pena anche per il tentato omicidio di Pandolfi, annuncia appello.
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