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17 Luglio 2021 - 08:10
Aumentano i contagi da Coronavirus in Italia e, con la variante Delta sempre più predominante nel Paese, le regioni maggiormente colpite rischiano il passaggio in zona gialla con nuove regole, misure e restrizioni proprio nella stagione del turismo.
Nel prossimo decreto emergenza si dovrebbe prevedere che il green pass sia rilasciato - in linea con l’Ue - solo con la seconda dose. Resta in piedi l’ipotesi del modello francese includendo, oltre ad aerei, treni ed eventi, anche ristoranti, palestre e piscine al chiuso.
Multe fino a 400 euro
Per entrare in tutti i luoghi pubblici a rischio assembramento bisognerà avere il green pass, altrimenti scatteranno le multe.
Cinque giorni di chiusura per i gestori e 400 euro per i clienti sprovvisti di certificazione verde, ridotti a 260 se la contravvenzione viene pagata entro il quinto giorno.
Lo prevede il decreto Covid con le nuove misure di contenimento a cui il governo sta lavorando.
La prossima settimana, lunedì o martedì, si terrà la cabina di regia politica con Mario Draghi e, forse giovedì, il Consiglio dei ministri darà il via libera al provvedimento.
La preoccupazione degli scienziati, del ministero della Salute e di Palazzo Chigi è alta.
Vista la possibilità di una quarta ondata, il decreto conterrà anche i nuovi parametri per l’entrata nelle fasce colorate di rischio epidemiologico, in cui oltre all’incidenza di casi, conterranno anche i numeri dei ricoveri in terapia intensiva e nei reparti ospedalieri.
A metà agosto, o forse già da fine luglio, scatteranno le prime zone gialle, dove torneranno le mascherine all’aperto obbligatorie e altre restrizioni.
Stato d’emergenza
Di sicuro verrà prolungato e se fino a qualche giorno fa si pensava di estenderlo per due o tre mesi, ora nel governo si discute dell’opportunità di rimandare la scadenza dello stato di emergenza addirittura al 31 dicembre.
Green pass in Italia
È il certificato che dimostra di essere guariti dal Covid, oppure aver fatto un tampone nelle ultime 48 ore (risultato negativo), o di essere stati vaccinati con doppia dose.
Il prossimo decreto dovrebbe imporre il rilascio della carta verde solo a chi ha ricevuto anche la seconda dose.
Bisognerà presentarlo quando si dovrà salire su treni, aerei e navi, entrare in un cinema, a teatro o in una sala da concerto, frequentare una palestra, una piscina, una discoteca — se e quando riapriranno — fare shopping in un centro commerciale,
andare allo stadio a vedere la partita. Insomma, in tutti i luoghi dove c’è il rischio di assembramenti o si possono trovare file.
La filosofia di fondo è evitare le chiusure e far pagare dazio a chi non si vaccina. Sperando che l’imposizione del green pass convinca i più restii a farsi immunizzare.
I controlli
La questione dei controlli è delicata, perché c’è il tema della privacy sollevato dal garante e quindi possono farli solo le forze dell’ordine. In ogni caso, i gestori dei locali sono tenuti a verificare se i clienti sono in possesso della certificazione verde.
Le regole per bar e ristoranti
È la questione che sta facendo discutere e litigare la maggioranza. Salvini è contrario a «terrorizzare la gente prima del tempo».
Ma nel governo potrebbe prevalere l’idea di applicare il green pass obbligatorio anche per i ristoranti al chiuso.
«Io in questa fase non vado al ristorante, mentre ci andrei volentieri se sapessi che tutti i clienti sono vaccinati», spiega un ministro.
Ma il braccio di ferro sarà duro. Mara Carfagna, Forza Italia, è scettica sullo schema francese e ritiene «difficile da noi utilizzare il green pass per trasporti pubblici, bar e ristoranti».
Favorevole invece Enrico Letta, Pd, che invita tutti a evitare «atteggiamenti irresponsabili per 3 voti in più».
Zone gialle
Le regole saranno quelle già applicate nell’ultimo periodo della zona gialla. Non scatterà il coprifuoco, ma tornerà la mascherina obbligatoria all’aperto.
E nei ristoranti al chiuso rivedremo il limite di 4 persone allo stesso tavolo, a meno che non si tratti di due nuclei familiari.
Stadi
Anche stadi di calcio e palazzetti sportivi in zona gialla dovranno ridurre la capienza.
Il limite massimo sarà di 1000 spettatori all’aperto e di 500 al chiuso.
Feste
Niente è ancora deciso, ma da quel che trapela in zona gialla torneranno le limitazioni alle feste, anche dopo le cerimonie religiose, come i matrimoni.
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