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Partite truccate, chiesti sei anni di squalifica per Armando Izzo

Partite truccate, chiesti sei anni di squalifica per Armando Izzo

Il difensore napoletano accusato di aver “venduto” partite. Invocati anche sette punti di penalizzazione per l'Avellino

L’inchiesta relativa alla presunte partite combinate della serie B del campionato 2013-2014 è entrata nel clou.

Oggi i rappresentanti della Procura Federale hanno formulato pesanti richieste avendo chiesto molti anni di squalifica per tutti i calciatori coinvolti nella vicenda e ben sette punti di penalizzazione per la squadra dell’Avellino. Sei anni per il difensore Armando Izzo. 

Hanno rassegnato le proprie conclusioni anche tutti i difensori dei deferiti riportandosi alle memorie difensive depositate presso gli uffici della Federazione nei giorni scorsi.

Non è però dato sapere se il procedimento si è veramente concluso in quanto il Tribunale è chiamato a valutare alcune richieste di rinvio per difetti procedurali formulate da alcuni difensori negli atti scritti e di cui il Tribunale già era conoscenza . 

In particolare, l’avvocato Dario Vannetiello, nella qualità di difensore dell’ex capitano dell’Avellino  Francesco Millesi, ha eccepito la violazione del diritto di difesa in quanto la Procura Federale ha versato agli atti del fascicolo una serie di prove solo l’ultimo giorno assegnato alla difesa per il deposito delle memoria difensive. 

Sono stati  solo pochi giorni fa prodotti i flussi sulle scommesse sportive e numerose intercettazioni oltre a plurimi sms ritenuti dagli inquirenti indizianti.  

La difesa si duole di non aver avuto il tempo necessario  per studiare gli atti di recente acquisiti. 

Sulla fondatezza della  eccezione, a cui si sono associati tutti gli altri difensori, il Tribunale si è riservato di decidere e l’esito sarà presto noto.

Le ultime acquisizioni probatorie fanno emergere un dato significativo.

Come si ricorderà, da tempo il difensore di Millesi, già nella memoria depositata alla Procura Federale e diffusa dai mezzi di stampa  alcuni mesi orsono,  aveva rappresentato che non vi erano  agli atti le ricevute attestanti le scommesse calcistiche, acquisizione doverosa soprattutto per verificare se  erano state effettuate le due  scommesse di ben quattrocentomila euro ognuna per le due partite Moena – Avellino e Avellino - Reggina come riferito dai due pentiti Accurso .

Orbene, è avvenuto un  colpo di scena in quanto, dalla analisi dei flussi delle scommesse che la Procura Federale all’esito dell’invocato approfondimento ha versato in atti, pare  emergere che per una delle due partite le scommesse sono solo pari ad euro 44 mila a fronte dei 400 mila riferite dai pentiti.

Ne consegue che si è rivelata più che opportuna la verifica sulla quale l’avvocato Vannetiello insiste da tempo.  

Tuttora i flussi ed i nuovi atti investigativi sono oggetto di attenzione da parte dei difensori  dei deferiti .

Qualora il Tribunale Federale ravvisi la violazione del diritto di difesa concederà un termine  per consentire agli avvocati di interloquire efficacemente sulla nuova documentazione pervenuta nell’oramai corposo fascicolo; diversamente emetterà la decisione che conclude il primo grado di giudizio.                        

             

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