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19 Luglio 2021 - 09:08
Tragedia a Chattanooga, nello stato Usa del Tennessee, dove un bambino di 5 anni è morto per complicanze del Covid-19.
La triste vicenda è riportata dalla stampa del posto. I giornali raccontano che il piccolo Wyatt Gary Gibson, figlio di un poliziotto, è deceduto venerdì scorso dopo aver contratto il virus insieme a tutta la sua famiglia.
La disperazione della famiglia e della comunità
"Non ci sono parole che possono essere pronunciate per alleviare il suo dolore e il dolore della sua famiglia", ha scritto Juan Martinez, collega del papà del bambino, che è tenente presso l'ufficio dello sceriffo della contea di Whitfield, su Facebook.
"Gibson – si legge ancora – è un funzionario pubblico che si preoccupa veramente della nostra comunità.
È uno dei migliori di noi e tutto questo ci addolora profondamente". Secondo quanto riportato, Wyatt ha subito una serie di complicazioni dopo essere risultato positivo al virus, tra cui un ictus.
Il coronavirus ha colpito tutta la famiglia
Dalle notizie trapelate Anche altri membri della sua famiglia sono stati infettati ma lui non ce l’ha fatta. Ancora non si sa, come si legge sul portale di Fanpage, se avesse patologie pregresse.
Il piccolo èÈ stato ricoverato all'inizio della scorsa settimana presso l'Erlanger Hospital di Chattanooga, ma le sue condizioni sono peggiorate fino al decesso verificatosi all'inizio del weekend. "Il mio migliore amico, il mio aiutante – ha scritto il papa Wes in un lungo e commovente post su Facebook -. Non era altro che gioia e felicità.
Amava la sua mamma e la sua sorella minore con tutto il cuore, gli piaceva costruire grandi cose, così come i cani e i cavalli. Era pieno d'amore e illuminava la vita di tutti quelli che lo conoscevano. Lo so che sei ancora qui con me ma mi manchi terribilmente. Ho perso il mio migliore amico".
«I vaccini sono veleno», poi muore di Covid a 54 anni
Il pensiero di Alan era quello che i vaccini fossero solo veleno e invitava tutti a non vaccinarsi contro il Coronavirus.
Ma poi si è preso il virus ed è morto. L'uomo abitava in Texas ed è deceduto a 54 anni, è stato sepolto dalla moglie e dai tre figli durante la festa del papà.
Ora, la sorella di Alan Scott Lanoix sta condividendo la storia della morte di suo fratello per cercare di «salvare una vita», incoraggiando gli altri a farsi vaccinare.
«È difficile credere che una decisione possa cambiare tutta la tua vita», ha detto la sorella di Lanoix, Lisa Adler, alla CBS di New Orleans.
«I vaccini sono veleno», poi si contagia e muore a 54 anni
«I bambini hanno dovuto seppellire il padre il giorno del papà. Pensava che il vaccino fosse veleno e aveva paura di prenderlo e ci sono molte persone che hanno la stessa sensazione».
Lisa ha poi raccontato: «Lui era una persona eccezionale e invito chiunque sia indeciso a fare il vaccino ad andare di corsa a farlo, in memoria di mio fratello».
Ha anche riferito di essere stato esposto al Covid sul lavoro. Lanoix, cresciuto in Louisiana, aveva trasferito la sua famiglia a Katy, in Texas, dopo l'uragano Katrina.
«Continuavo a dirgli: ora avrai l'immunità e tutto andrà bene”. Invece mi aveva detto che qualunque cosa accadesse nella sua vita, sarebbe stato felice della sua vita, perché amava la sua famiglia».
Lanoix, dopo essersi contagiato, ha trascorso 17 giorni attaccato a un ventilatore prima di morire.
«Non vaccinatevi siamo un esperimento sociale». Poi muore di Covid a 21 anni
E' morta a 21 anni per complicazioni al Coronavirus, un'infermiera no-vax dell'ospedele Ochsner Lafayette General (Louisiana).
Come riportano i media locali, oltre che i post sui social media di amici e colleghi di lavoro, Olivia Guidry è morta per complicazioni da Covid.
La vittima era un'infermiera del pronto soccorso, 21 anni, è deceduta sabato dopo aver combattuto il virus per giorni nell'unità di terapia intensiva dell'ospedale.
Gli amici, che avevano supplicato di pregare per la giovane ragazza, hanno espresso dolore quando la notizia della sua morte si è diffusa sabato pomeriggio.
Era stata messa in coma farmacologico
La Guidry stava seguendo corsi di medicina alla LSU Eunice e sperava di andare alla scuola di medicina.
Alla ragazza era stato diagnosticato il virus all'inizio di luglio, secondo un post sui social media di sua sorella, Brittany Smith.
Ha avuto la febbre alta e ha avuto un attacco.
«Siamo un esperimento sociale diretto»
Olivia credeva che i vaccini in qualche modo alterassero il DNA umano «al livello molecolare» e che fossero «pericolosi».
Lo ha aveva scritto su Twitter ma dopo quel tweet era stato cancellato.
«Il vaccino? Non farlo. Non è sicuro», aveva scritto anche su Fb.
Olivia aveva messo in dubbio le misure di sicurezza della pandemia e ha ritwittato un altro account definendo falsi i test del coronavirus.
«Sono l'unica a pensare che stiano cercando di vedere quanto possono controllarci???», si legge in un post dell'11 luglio 2020. «Siamo un esperimento sociale diretto».
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