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21 Luglio 2021 - 07:00
Blitz tra i vicoli della Sanità, fermati Luigi Frenna e il complice minorenne.Il 19enne confessa e fa trovare lo scooter: «Ma non le ho speronate»
NAPOLI. Con il fiato sul collo. È durata meno di 48 ore la fuga del 19enne Luigi Frenna e del complice minorenne, i due giovanissimi accusati di essere i responsabili della rapina che sabato notte, in via Salvator Rosa, è quasi costata la vita alla 64enne Patrizia Petrone, ancora adesso ricoverata in gravi condizioni all’ospedale Cardarelli. I due indagati sono entrambi originari del rione Sanità ed è qui che lunedì sera la polizia li ha stanati. Entrambi si trovano adesso in stato di fermo e in attesa dell’udienza di convalida davanti ai rispettivi gip competenti.
Pesanti come macigni le accuse di cui la coppia di malviventi deve adesso rispondere: rapina aggravata e tentato omicidio. Luigi Frenna, 19enne del rione Sanità senza alcun precedente penale alle spalle, una volta finito in manette ha però voluto dare un contributo, pur tardivo, alle indagini. Il giovane, assistito dall’avvocato Carla Maruzzelli, nel corso dell’interrogatorio al quale è stato sottoposto negli uffici di via Medina ha infatti subito ammesso le proprie responsabilità. Non solo, Frenna ha anche indicato alla polizia il luogo in cui lui e il complice hanno nascosto l’Honda “Sh” rosso rapinato a Patrizia Petrone e alla nipote Giulia Novi: il motorino è stato infatti recuperato a tarda sera in vico San Severo a Capodimonte. Non distante, gli agenti hanno anche individuato e sequestrato l’arma scenica che i banditi avevano utilizzato per il colpo. C’è un punto, però, sul quale Frenna si è lungo focalizzato e che potrebbe aprire importanti risvolti investigativi.
Il 19enne ha infatti sostenuto che né lui né l’amico hanno mai colpito o speronato le due donne, le quali, una volta affiancate, sarebbero accidentalmente cadute sull’asfalto. Per il momento entrambi gli indagati restano ad ogni modo dietro le sbarre: saranno nei prossimi giorni i periti di parte a confermare o smentire le versione fornita dal 19enne. Il motorino ritrovato a Capodimonte è stato intanto restituito alla famiglie delle due donne rapinate. Tornando invece a Patrizia Petrone, le sue condizioni restano ancora estremamente gravi
. La donna è stata infatti sottoposta a un delicato intervento chirurgico nella notte a cavallo tra sabato e domenica, e ancora adesso non ha ripreso conoscenza. La prognosi resta dunque riservata e i medici del Cardarelli valuteranno il da farsi da qui alle prossime 48 ore. I familiari intanto anche ieri si sono intrattenuti davanti all’ingresso dell’ospedale per quasi tutta la giornata, in attesa che dai sanitari arrivasse qualche buona notizia. Che purtroppo non è ancora arrivata. Con la cattura di Frenna e del complice adolescente il cerchio delle indagini potrebbe essere definitivamente chiuso. Gli investigatori che hanno lavorato al caso ritengono infatti che i due malviventi non siano stati aiutati da altre persone né durante il colpo, né nelle ore successive. Da subito i riflettori delle indagini avevano puntato sugli ambienti della microcriminalità del rione Sanità, sempre molto attiva in tema di rapine, furti e scippi nella zona compresa tra via Santa Teresa degli Scalzi, piazza Cavour e via Salvator Rosa. Stavolta il prezzo di quell’assalto rischia però di essere davvero salatissimo.
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